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In Consiglio Interpellanze e Interrogazioni

Interpellanza: Senzatetto in piazza Cambiaghi

Piazza Cambiaghi è la cartina tornasole di una realtà economica e sociale drammaticamente in crisi.
Come appreso dalla stampa, molte associazioni che operano nel sociale hanno affermato che il numero dei senzatetto si è moltiplicato. La piazza, infatti – essendo in prossimità del centro storico – è considerata un luogo sicuro dove passare la notte.
A fianco della tematica socaile si accostano inoltre dei problemi legati alla sicurezza e all’appetibilità del quartiere che ne hanno ovviamente risentito, a discapito dei residenti.
L’atto di settimana scorsa è stato ben più di un campanello d’allarme: gettare tra i rifiuti le coperte, lasciate incustodite dai senzatetto, da parte dei residenti rischia di essere il preludio a scenari sociali ben peggiori.
Si chiede pertanto all’Assessore alla partite quali misure intenda prendere affinché il Comune si ponga come intermediario per gestire il conflitto fra le parti.

I Consiglieri

Marco Lamperti
Xenia Marinoni
Alessandro Gerosa

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Mozione: Educazione sessuale e preservativi nelle scuole

Mozione
Oggetto: Sostegno a campagne di informazione e prevenzione, mirate a sensibilizzare i giovani in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili

Premesso che
come riportato dal Ministero della Salute, nel 2011 continua a crescere la quota di nuove infezioni da Hiv attribuibili a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 45,6%; MSM 33,2%), quindi di gran lunga la prima causa di contagio;

Considerato che
l’AIDS, come molte altre malattie a trasmissione sessuale, è stata relegata per molti anni a malattia “di categoria” e che l’informazione e le campagne di prevenzione sono state modellate su questa errata valutazione, il cui principale risultato è stato da una parte la colpevolizzazione e l’emarginazione di una fetta di popolazione, e dall’altro la creazione di una falsa aurea d’immunità nella rimanente parte;

Valutato che
una delle fasce di popolazione maggiormente esposta è quella dei giovani e degli adolescenti, tra i quali la naturale scoperta della sessualità spesso non è accompagnata da adeguate forme di educazione sessuale né da parte delle famiglie né da parte delle istituzioni;

Rilevato che
E’ fondamentale la diffusione di campagne di informazione e prevenzione rivolte in particolare agli adolescenti sull’educazione sessuale e sulle malattie sessualmente trasmissibili. E’ necessario educare all’uso dei profilattici, facilitandone il reperimento e abbattendo le barriere culturali che ancora lo fanno considerare una sorta di tabù, garantire la qualità del prodotto e, non ultimo, fornire un’adeguata informazione sia sull’uso corretto che sulla effettiva utilità nella prevenzione, fornendo non solo uno strumento di prevenzione ma una reale possibilità di scelta consapevole;

Il Consiglio Comunale di Monza impegna la Giunta
A sostenere e promuovere nel territorio delle campagne di educazione ad una sessualità consapevole, di informazione e prevenzione contro il diffondersi del virus Hiv e delle altre malattie a trasmissione sessuale;A farsi promotrice presso le scuole superiori presenti nel nostro territorio e l’Amministrazione provinciale affinché vengano collocati all’interno dei locali o nei pressi degli istituti di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione degli stessi, opportuni strumenti di distribuzione di preservativi, preferibilmente gratuita o a prezzo calmierato, come ad esempio in Francia.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà
Marco Lamperti – Partito Democratico
Elio Bindi – Partito Democratico
Tommaso Cereda – Partito Democratico

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odg: Economia solidale nelle aree agricole

Ordine del Giorno: destinazione dell’area di compensazione agricola per progetti di economia solidale

Premesso che:
Sosteniamo naturalmente la salvaguardia delle aree verdi e un differente modello di sviluppo.
Crediamo fermamente nella salvaguardia del suolo esterno al tessuto urbano consolidato, alla necessità che lo sviluppo urbanistico della città non si realizzi più a danno delle aree verdi ma a favore delle aree dismesse.
Negli ultimi anni vi è stata una notevole presa di coscienza, dei cittadini prima che della politica, delle problematiche che hanno a che fare con il concetto di sostenibilità: ambientale e sociale, oltre che economica.
Tale presa di coscienza si è declinata negli anni in numerosissime esperienze di cittadinanza attiva sul tema del consumo (e della produzione) consapevole.

Rilevato che:
Anche a Monza e in Brianza, in prima fila in ambito nazionale, queste esperienze agiscono concretamente, intessendo reti di collaborazione, costruendo percorsi economici innovativi incentrati sulla partecipazione, sul mutuo aiuto e sulla responsabilità sociale, oltre che su relazioni di fiducia tra produttori e consumatori.

Riscontrato che:
Fino ad oggi, le amministrazioni che si sono succedute a Monza sono state però perlopiù impermeabili a questo tipo di esperienze.

Verificato che:
Nel programma di mandato, citiamo, si legge: “Una particolare attenzione sarà dedicata al mantenimento e al sostegno delle aree agricole sia a fini economico-produttivi che ambientali, sviluppando anche aspetti di riforestazione e di economia solidale (Gruppi d’Acquisto Solidale)”, p. 19 del Progetto per Monza.
Questo è insomma il progetto e l’aspirazione con i quali ci siamo presentati ai cittadini, e ora ai cittadini vorremmo dare un segno chiaro in merito.

Considerato che:
Vorremmo dare oggi un segnale forte ai cittadini di impegno rispetto a quanto scritto nel programma, dimostrando che ciò resta un obiettivo non negoziabile, pur se nei confini degli imperativi del patto di stabilità, che non sono, per le sue conseguenze, derogabili.
Da un punto di vista sociale ed economico questi percorsi di economia solidale rappresentano preziose dinamiche innovative, da incentivare e sostenere: nuovi posti di lavoro locali sostenuti dall’intrinseco mercato di riferimento, costituito dai GAS; filiera corta/km zero; rapporti sociali forti poiché veicolati dalla condivisione del rischio; stimolo alla partecipazione ed alla consapevolezza.
Che, a nostro avviso, solo un terreno agricolo coltivato secondo i modelli dell’economia solidale (biologico, lotta integrata, biodinamica, ecc.) è garanzia di reale tutela ambientale.

Si impegna:
La giunta affinché il terreno risultante dalla compensazione ambientale relativo all’operazione Esselunga venga messo a disposizione dei soggetti che in città e in provincia operano nell’ambito delle reti di economia solidale, o che, in alternativa, se tale terreno dovesse risultare non idoneo, ci si impegni a individuare degli spazi agricoli che rispondano alle loro esigenze attuali.
Impegna inoltre ad instaurare, da subito, un dialogo aperto con tali soggetti, in modo da individuare insieme ad essi le strategie più adeguate per una proficua collaborazione.

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Mozione: Adesione ad Audis

Nel consiglio comunale di oggi 8 Ottobre 2012, il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà ha presentato una Mozione, firmata anche dal consigliere Lamperti (PD), affinché Monza aderisca all’associazione AUDIS.
L’associazione AUDIS (Aree Urbane Dismesse), nata nel 1995, riunisce molti Comuni, Provincie, Regioni, istituti di ricerca italiani e opera nell’ambito della rigenerazione delle aree dismesse.
Monza ha un ampio patrimonio di aree dismesse, un tempo fulcro dell’attività industriale monzese ed ora però abbandonate. Uno dei primi impegni di questa amministrazione siamo convinti debba essere riconsegnare tali aree ai cittadini monzesi. Aderire ad Audis, partecipando a quella che è la loro continua elaborazione scientifica culminata nella “Carta della rigenerazione urbana”, significa marcare l’impegno dell’amministrazione su questo tema, su cui noi continueremo ad essere propositivi.
Riportiamo sotto il testo della mozione.

Gruppo Consiliare Sel – Alessandro Gerosa

Il consiglio comunale di Monza
Premesso
Che la nostra città vanta una tradizione economica ed industriale e specificamente manifatturiera di rilievo nazionale
Considerato
Che tale attività si è sviluppata nell’ottocento e sopratutto secolo scorso con la presenza di imprese leader in molteplici settori produttivi, caratteristica peculiare in una regione fortemente caratterizzata da distretti specializzati (la siderurgia sestese, il tessile comasco, la meccanica lecchese, il mobilio brianzolo, ecc.)
Rilevato
Che il nostro territorio ha vissuto e vive il fenomeno nazionale e più in generale europeo di dismissione industriale con il conseguente abbandono di vaste aree e di manufatti anche di valore storico e testimoniale
Riscontrato
Che nell’ambito della valorizzazione delle aree dismesse e della promozione della cultura della rigenerazione urbana dal 1995 in Italia opera L’Associazione Audis (Aree Urbane Dismesse)
Osservato
Che Audis costituisce un luogo indipendente di confronto ed elaborazione scientifica comprendente molti comuni italiani investiti dal fenomeno della dismissione industriale nonché importanti provincie, regioni , università, istituti di ricerca e società private e pubblico private
Appreso
Che, come ben documentato sul portale www.Audis.it questa Associazione, attraverso il confronto continuo tra i propri soci, ha saputo elaborare un “Sistema della Qualità Urbana” riassunto nella “Carta della Rigenerazione Urbana” pubblicata nel 2008
Verificato
Che la Carte della Rigenerazione urbana è stata sperimentata positivamente in diverse realtà nazionali al fine di contribuire al recupero ed al riequilibrio funzionale delle città in alternativa all’occupazione di nuovi territori
Impegna
La Giunta ad associare la nostra città all’Associazione Aree Urbane Dismesse (Audis)

I Consiglieri Comunali
Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà
Marco Lamperti – Partito Democratico

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Mozione: una pianta per ogni neonato

Mozione: applicazione della legge n.113 anno 1992 “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”

I sottoscritti Consiglieri Comunali

VISTA
La legge 29 Gennaio 1992 n. 113 “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”;

CONSIDERATO
– Che risulta fondamentale, sopratutto in contesti di crisi ambientale quale quello attuale, educare alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente come bene comune, innanzitutto fra le giovani generazioni;
– Che l’amministrazione comunale si è politicamente impegnata per il mantenimento e la valorizzazione delle aree verdi nel territorio monzese;
– Che la piantumazione di un nuovo albero per ogni neonato, oltre a contribuire a porre i bambini in relazione alla natura, migliora la qualità di vita della intera cittadinanza grazie alle sue proprietà e conseguenze;

VALUTATO
– Che per l’attuazione degli interventi previsti dalla Legge n. 113/92 è autorizzata una congrua spesa annua, su proposta del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, da assegnare alle Regioni, le quali provvedono alla successiva ripartizione ai Comuni;

IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE
A dare piena attuazione alla legge 29 Gennaio 1992 “Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”, provvedendo di conseguenza, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato, a porre a dimora un albero nel territorio comunale, nonché, entro quindici mesi dall’iscrizione anagrafica, ad indicare sul certificato di nascita il luogo esatto dove tale albero è stato piantato.

I Consiglieri:
Alessandro Gerosa
Michele Faglia
Silvano Appiani

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In Consiglio Raccomandazioni

Raccomandazione fontanella pubblica di via Leoncavallo

Raccomandazione: Fontana pubblica di via Leoncavallo

Segnalato che: la fontanella pubblica dei giardinetti di via Leoncavallo risulta chiusa, senza apparenti evidenze di vandalismo.

Si raccomanda:
l’Assessore al verde pubblico Sig. Marrazzo a indagare circa i motivi della chiusura della fontanella e adoperarsi perché torni ad essere pubblicamente fruibile.

Il Cons. Comunale Alessandro Gerosa
Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà

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In Consiglio Interventi

Intervento su revoca della Variante al Pgt

E’ stato detto che con questa revoca assieme all’acqua sporca si butta via anche il bambino. Ma come perfettamente ha già esposto il Consigliere Faglia, qui non c’è nessun bambino da salvare.
Per esserci un bambino, sarò banale, ci sarebbe dovuto essere un concepimento. E che concepimento ci può essere quando lo scorso Febbraio l’ex-assessore all’Urbanistica, ad un giornalista che gli domandava da dove potessero spuntare i 17’000 abitanti in più che la Variante prevedeva, rispose che “Non è mai successo che un piano venisse interamente realizzato, anzi, con la situazione economica attuale probabilmente non si farà niente”.
Ma allora di cosa stiamo parlando? Stiamo discutendo di una Variante che per auto-confessione sarebbe adeguata solo se non realizzata!
Una Variante cioè incapace di indicare prospettive di sviluppo per la città!
Di una Variante simile non si dovrebbe chiedere la revoca, quanto la Damnatio Memoriae, come si faceva nell’antica Roma per preservare l’onore ed il buon nome della Città!
In questi anni, ai tanti cittadini che come noi si sono opposti a questa Variante, è parso di discutere non di un piano Urbanistico, quanto di un piano immobiliare.Oggi a Monza c’è bisogno di edilizia convenzionata, e va costruita. Ma non di nuovi palazzi di edilizia residenziale!
A Monza abbiamo 5’000 appartamenti vuoti, 2000 nuovi e mai venduti, 3000 sfitti. Bisogna allora realizzare politiche che aiutino a riempire questi appartamenti, anche penalizzando fiscalmente la scelta di lasciarli vuoti, o aiutando i giovani che non possono acquistare casa per la mancanza di un reddito continuo, non costruire nuovi palazzi utili solo a gonfiare queste statistiche già allarmanti!
Revocare questa Variante al Piano di Governo del Territorio non è uno spreco, è un guadagno immenso: capisco che possa essere difficile da comprendere per chi è abituato a ragionare secondo certi parametri, ma il valore delle aree verdi non è monetizzabile, è intrinseco! La scelta esposta dall’Assessore di mantenere le aree esterne all’attuale Tessuto Urbano Consolidato è una Eredità immensa che lasciamo alle giovani generazioni d’oggi e alle generazioni future.
In ultimo vorrei ribaltare il mio discorso in positivo e verso il futuro: è già stato detto dal Cons. Faglia, come d’altra parte è scritto nel programma, che anche il PGT vigente andrà rinnovato ed adeguato in alcune sue parti.
Se questa Variante ha messo al centro la quantità, noi vogliamo al centro la qualità, che è un obbiettivo raggiungibile solo rispondendo ai bisogni dei cittadini. Rendiamo le nostre scelte partecipate: andiamo nei quartieri ad ascoltare i comitati ed i cittadini Monzesi e rendiamo le loro voci rilevanti nelle scelte Urbanistiche di Monza; Vimercate e Milano ci hanno già indicato la strada, dimostriamoci capaci di raccogliere le buone pratiche!

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In Consiglio Interventi

Primo intervento in Consiglio Comunale

Voglio dare pubblicamente l’adesione del gruppo consiliare di SEL all’iniziativa annunciata dal Cons. Sala di devolvere il primo gettone di presenza agli emiliani vittime del terremoto, un gesto simbolico ma importante.
In questa campagna elettorale siamo stati in grado di confermare il cambiamento con grandi momenti di partecipazione e di buona politica, due tra tutti: le primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco, e i Cantieri delle Idee in cui i cittadini sono stati i protagonisti nel costruire il programma.
Il nostro compito ora diventa quello più difficile: la realizzazione di questo cambiamento fortemente avvertito in campagna elettorale, portandolo nel concreto della vita dei cittadini.
Come Sinistra Ecologia Libertà rivendichiamo di essere stati fra le forze politiche che più hanno posto i giovani al centro del proprio programma e dei propri percorsi politici.
Non possiamo, dunque, che essere contenti dei molti giovani che siedono in Consiglio fra i banchi della maggioranza. Giovani esordienti ma non per questo inesperti: devono proprio essere le fresche esperienze dei giovani uno dei motori per la rinascita della nostra città.
Oggi il nostro primo compito è garantire i bisogni materiali primari ma anche i bisogni spirituali:
il bisogno al lavoro, promuovendo azioni per il diritto al lavoro a chi lo sta perdendo o a chi rischia di non guadagnarlo mai. Ad esempio … Ieri per il centro ho visto degli annunci di lavoro, mi sono fermato a leggerli e mi sono reso conto che erano in realtà una denuncia del precariato che oggi affligge i giovani. Anche noi, nel nostro piccolo di realtà Comunale, dovremo costruire politiche per combattere la precarietà esistenziale che oggi affligge i giovani.
il bisogno alla casa, in un momento di crisi, significa garantire aiuto a chi, per via della crisi, la casa rischia di perderla, o di chi inizia la sua vita da solo o con la sua nuova famiglia;
il diritto agli affetti: oggi a Bologna decine di migliaia di uomini e donne, fra cui anche un nutrito gruppo di giovani della Brianza, sfilano al Gay Pride; noi dobbiamo rispondere alla richiesta di queste persone ad avere il diritto di amarsi come ogni altra coppia, perché l’amore non ha confini!
In consiglio nel mio gruppo sarò da solo, ma siederanno con me tutte/i le/i compagne/i di Sel e le/i giovani che hanno animato la campagna elettorale, e con loro tutta la forza della politica sorgiva di questi movimenti. So che ognuno di loro, come me, si impegnerà per questo programma e questo progetto, come fossimo tutti assessori.

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In Consiglio In vetrina Interventi

Giardinetti pubblici, Writers e Politica

 

Quando i cittadini arrivano prima della politica: Ieri pomeriggio, ai giardinetti di Via Buonarroti, vi è stata un’iniziativa, nata dai cittadini del quartiere, di riqualificazione dello spazio verde, iniziativa alla quale ho volentieri partecipato come presidente della commissione Politiche Giovanili e Partecipazione.
E’ stata l’occasione, oltre che per riqualificare lo spazio da parte dei cittadini del quartiere (e di qualche monzese d’importazione da altri quartieri come me), per discutere con gli Assessori Longoni e Marrazzo e con il Sindaco Scanagatti del progetto del comune per riqualificare lo spazio.
Oltre all’iniziativa lodevole in sé, ciò che più mi ha entusiasmato è stata la volontà espressa prima dai cittadini che dagli assessori, di rendere quello spazio uno spazio di tutti, senza esclusioni: dei bambini che ci vogliano giocare, dei ragazzini che hanno altre esigenze, dei ragazzi che vogliano frequentarlo la sera senza che venga chiuso alle 21, degli anziani.
I cittadini hanno dato, insomma, una lezione politica all’amministrazione: bisogna gestire gli spazi sociali in maniera inclusiva e non esclusiva.
Spesso per la politica, anzi sopratutto per la politica, compiere politiche esclusive/escludenti è molto più semplice e vantaggioso: permette un certo impiego di populismo, e sopratutto, all’interno di un conflitto esistente fra due o più categorie sociali, significa schierarsi dalla parte di una delle parti e risolvere il conflitto con la vittoria dell’una e la sconfitta dell’altra; ci si accaparra piuttosto facilmente un buon bottino di fervidi sostenitori, e quindi di voti.
E’ più difficile invece decidere di chiamare tutte le parti a guardarsi negli occhi, e riuscire a gestire il conflitto negli interessi dell’una e dell’altra parte.
Così deve accadere rispetto ad un altro tema, evidenziato ieri da un’iniziativa davanti all’edificio dell’ASL: alcuni cittadini, assieme al sindaco, hanno lavorato per coprire alcune tag di writers.
Bene che si ridia valore a degli edifici oggetto di tag, ma non è certo questa la soluzione. Non esistono, come vorrebbe la vulgata comune, writers buoni, che creano opere d’arte murarie, e writers cattivi, che imbrattano con le tag: entrambe le espressioni sono in realtà un tutt’uno.
Come nuova maggioranza dovremmo cessare quella che è la criminalizzazione indiscriminata del fenomeno, e cogliere invece l’opportunità che esso ci offre: valorizzare questa forma d’arte, concedendo adeguati spazi per la sua espressione, perché no partendo dai luoghi urbani simbolo del degrado come i nostri sottopassaggi; collaborare con la scuola d’arte ISA, e con i giovani artisti e writers monzesi.
I vantaggi? Aprire una riflessione sul rapporto fra arte e spazio metropolitano e quindi sull’arte come strumento sociale. Cessare la criminalizzazione verso una forma d’arte. Permettere la propria libera espressione a (solitamente giovani) artisti. Sembra poco?