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odg: Economia solidale nelle aree agricole

Ordine del Giorno: destinazione dell’area di compensazione agricola per progetti di economia solidale

Premesso che:
Sosteniamo naturalmente la salvaguardia delle aree verdi e un differente modello di sviluppo.
Crediamo fermamente nella salvaguardia del suolo esterno al tessuto urbano consolidato, alla necessità che lo sviluppo urbanistico della città non si realizzi più a danno delle aree verdi ma a favore delle aree dismesse.
Negli ultimi anni vi è stata una notevole presa di coscienza, dei cittadini prima che della politica, delle problematiche che hanno a che fare con il concetto di sostenibilità: ambientale e sociale, oltre che economica.
Tale presa di coscienza si è declinata negli anni in numerosissime esperienze di cittadinanza attiva sul tema del consumo (e della produzione) consapevole.

Rilevato che:
Anche a Monza e in Brianza, in prima fila in ambito nazionale, queste esperienze agiscono concretamente, intessendo reti di collaborazione, costruendo percorsi economici innovativi incentrati sulla partecipazione, sul mutuo aiuto e sulla responsabilità sociale, oltre che su relazioni di fiducia tra produttori e consumatori.

Riscontrato che:
Fino ad oggi, le amministrazioni che si sono succedute a Monza sono state però perlopiù impermeabili a questo tipo di esperienze.

Verificato che:
Nel programma di mandato, citiamo, si legge: “Una particolare attenzione sarà dedicata al mantenimento e al sostegno delle aree agricole sia a fini economico-produttivi che ambientali, sviluppando anche aspetti di riforestazione e di economia solidale (Gruppi d’Acquisto Solidale)”, p. 19 del Progetto per Monza.
Questo è insomma il progetto e l’aspirazione con i quali ci siamo presentati ai cittadini, e ora ai cittadini vorremmo dare un segno chiaro in merito.

Considerato che:
Vorremmo dare oggi un segnale forte ai cittadini di impegno rispetto a quanto scritto nel programma, dimostrando che ciò resta un obiettivo non negoziabile, pur se nei confini degli imperativi del patto di stabilità, che non sono, per le sue conseguenze, derogabili.
Da un punto di vista sociale ed economico questi percorsi di economia solidale rappresentano preziose dinamiche innovative, da incentivare e sostenere: nuovi posti di lavoro locali sostenuti dall’intrinseco mercato di riferimento, costituito dai GAS; filiera corta/km zero; rapporti sociali forti poiché veicolati dalla condivisione del rischio; stimolo alla partecipazione ed alla consapevolezza.
Che, a nostro avviso, solo un terreno agricolo coltivato secondo i modelli dell’economia solidale (biologico, lotta integrata, biodinamica, ecc.) è garanzia di reale tutela ambientale.

Si impegna:
La giunta affinché il terreno risultante dalla compensazione ambientale relativo all’operazione Esselunga venga messo a disposizione dei soggetti che in città e in provincia operano nell’ambito delle reti di economia solidale, o che, in alternativa, se tale terreno dovesse risultare non idoneo, ci si impegni a individuare degli spazi agricoli che rispondano alle loro esigenze attuali.
Impegna inoltre ad instaurare, da subito, un dialogo aperto con tali soggetti, in modo da individuare insieme ad essi le strategie più adeguate per una proficua collaborazione.