Categorie
In vetrina Monza

Movida a Monza: parliamone, però seriamente!

C’è un recente studio della Camera di Commercio di Monza e Brianza che dichiara che a Monza ci sono 3,9 “locali per under 30” ogni 100 abitanti. Più che a Rimini. E subito sono titoli di giornale da scoop “Movida: Monza meglio di Rimini”, “Monza una delle capitali della vita notturna”.

I dati della Camera di Commercio mostrano involontariamente un’evidenza, ovvero quanta poca cultura ed approfondimento ci sia sul tema dell’aggregazione e della socialità urbana. Dei 561 “locali under 30” che animerebbero la Movida monzese secondo lo studio della Camera di Commercio, 284 sono i ristoranti sul territorio monzese, 274 sono i bar di Monza, dei quali solo qualche decina rimane aperto anche la sera; 3 le discoteche. Ristoranti e bar aperti di giorno certamente rappresentano un dato economico importante, ma molto difficilmente sono un indice rappresentativo dell’offerta di socialità a Monza.

Questi dati, sono, in poche parole, totalmente falsati. E bastavano i commenti di qualsiasi giovane monzese alla notizia su Facebook per accorgersene.

Perché ogni giovane monzese conosce a memoria, contandoli sulle dita delle sue mani, i locali monzesi in cui si può uscire la sera a bere una birra, a passare una serata con gli amici. Perché sa che, per “fare serata”, per rivendicare il proprio sacrosanto diritto al divertimento e alla socialità, deve probabilmente uscire da Monza.

E’ ora che sul diritto alla socialità e all’aggregazione dei cittadini (giovani e non) si apra un dibattito serio a livello cittadino, a partire ovviamente dall’Amministrazione Comunale. Che non possiamo dimenticarci che il voto che ha permesso lo straordinario risultato del Centro-Sinistra alle ultime amministrative è stato anche il voto di moltissim* giovani convinti che si potesse imprimere una svolta alle politiche leghiste. A due anni dalle elezioni, quella fiducia rimane ancora non ripagata. Gli unici provvedimenti che si registrano nel merito sono state le scelte sbagliate su cani antidroga usati dalla locale fuori dai locali, il divieto di bere alcolici in compagnia tramite ordinanza, tutte scelte purtroppo repressive. Ci si è sottratti al proprio compito di mediatori fra il diritto alla socialità e il diritto al riposo, compito difficile ma necessario.
Ci sono stati certamente segnali positivi, come l’avvio quest’anno a Luglio di un palinsesto di concerti in Arengario, che hanno infatti riscosso un successo notevole. Ma è ancora troppo poco.

I tempi della politica sono lunghi, lo sappiamo. Perché entro la fine della consiliatura si possa ripagare la fiducia ed il sostegno delle/dei tant* cittadin* e giovan*, bisogna iniziare a lavorare adesso, seriamente, sul tema. E non badare a ricerche strampalate.

Categorie
In Consiglio Interventi Monza

Monza: il nuovo piano per ridurre i rifiuti

 

Pubblicato su: http://www.selbrianza.it/monza-piano-rifiuti/

 

Nel Consiglio Comunale di Lunedì 14 Aprile è stato presentato in Consiglio Comunale dalla Giunta il “Piano biennale per la prevenzione e la riduzione di rifiuti sul territorio del Comune di Monza”. Il piano raccoglie, divisi in 7 diversi punti, i campi di azione in cui l’Amministrazione intende intervenire sul tema. Esso sarà aggiornato con cadenza annuale.

Per stessa dichiarazione dell’Assessore Dell’Aquila, questo piano è “sperimentale”. Evidentemente è sperimentale ciò che non parte da un prassi consolidata, ed effettivamente, nel paragrafo di ogni punto dedicato alle attività pregresse, si nota come molte azioni precedentemente intraprese risalgano addirittura al termine della Consiliatura Faglia, e vi sia stato un colpevole vuoto nei cinque anni di Amministrazione Mariani. Anche a luce di ciò questa Delibera acquisisce particolare importanza.

Questo piano, abbiamo sottolineato come Sel, ha però bisogno di essere concretizzato in campagne e progettualità concrete. Esso indica le linee guida, le direttrici dell’operato della giunta in materia di rifiuti, e contiene in esse tutto ciò che una giunta di sinistra e ambientalista dovrebbe contenere.

Ma il cambiamento avverrà se tali linee guida si trasformeranno in una strategia complessiva capace di realizzare quel cambiamento culturale e fattuale di cui vi è bisogno sul tema dei rifiuti.

Abbiamo avanzato in questo proposte concrete:

Riunire le progettualità riguardanti l’efficientamento della Pubblica Amministrazione, oggi divise fra il punto 1 riguardante le Green Public Procurement e parte del punto 5 riguardante il risparmio di carta, per sviluppare una vera e propria campagna per la prevenzione e riduzione di rifiuti nel pubblico, a partire magari con una sperimentazione nel palazzo comunale, che coniughi le azioni per il risparmio con una campagna comunicativa capace di parlare sia ai dipendenti sia ai fruitori dei servizi pubblici.

Si è sottolineata l’importanza di pensare anche a campagne comunicative indirizzate espressamente alla cittadinanza, capaci di essere inclusive e di contribuire a quel processo culturale fondamentale per ogni cambiamento sensibile e forte nel campo dei rifiuti.

Si è chiesto anche un po’ più coraggio sul punto riguardante l’incentivazione dell’utilizzo dell’acqua del rubinetto, che prevede ad oggi la verifica e coordinamento di una nuova campagna di comunicazione della qualità delle acque e la verifica della possibilità di sostituire nei palazzi comunali i distributori d’acqua con dei dispenser. Abbiamo chiesto che l’amministrazione si impegni per favorire il sistema di Fontanili pubblici ai quali è possibile ritirare acqua con un’apposita tessera, favorendone la pubblicità e la conoscenza, oggi scarsa sia sui siti di Agam/Enerxenia sia sul sito del Comune, e semplificando l’iter burocratico necessario per poter usufruire del servizio, oggi complesso e poco chiaro.

Abbiamo inoltre sottolineato come il sistema del Green Public Procurement sia un ambito molto importante, il cui uso non deve rimanere occasionale, come orpello di cui ornarsi in occasione rare, ma deve diventare sistematico, per affermare qualcosa di tanto semplice quanto rivoluzionario, ovvero che la sostenibilità ambientale è un valore di cui gli appalti e i bandi devono tenere conto quanto i fattori economici.

La seduta è terminata durante la fase di discussione generale e dunque il termine della discussione generale e la votazione di emendamenti e ordini del giorno e della delibera stessa è stata rimandata a data da calendarizzare.

Categorie
In vetrina Monza Spaziando

Comitato Tsipras. Costruiamolo anche in Brianza!

Ho ricevuto e condivido molto volentieri l’appello per costituire un Comitato per Tsipras anche in Brianza. Costruiamo un’Altra Europa!
Il primo incontro è per domenica 2 Marzo alle 21.00 al Circolo di Viale Libertà 33!

 
 
 
[box type=”shadow”]Siamo attivisti, elettori e militanti brianzoli di sinistra. Abbiamo raccolto l’appello lanciato per la creazione, in occasione delle imminenti elezioni europee, di una lista unitaria di sinistra che appoggi Alexis Tsipras, presidente del partito greco SY.RIZ.A. e candidato della Sinistra Europea alla presidenza della Commissione.
La democrazia è messa all’angolo in Europa, dove l’economia è governata dalla Banca Centrale e non dagli organi elettivi.
Vogliamo ridisegnare un’Altra Europa, che si basi su un’unione politica e rappresentativa reale, e gettare le basi in Italia per un’alternativa politica di sinistra competente, onesta, concreta.

Il neoliberismo ha fallito. Le politiche di austerity stanno minando le conquiste di decenni di lotte sociali. Abbiamo sotto gli occhi la situazione greca, dove lo stesso FMI ha ammesso che la Troika ha strangolato l’economia e messo in ginocchio un paese.
Dobbiamo invertire la rotta dell’Unione Europa, ridiscutere Fiscal Compact e debito pubblico, riprenderci la sovranità monetaria in Europa, riportare l’uguaglianza al centro del dibattito politico e ripensare lo sviluppo attraverso un green new deal europeo.

Siamo stretti in una morsa. Da un lato il neoliberismo che porta la crisi del welfare e dell’Europa sociale, dall’altro il populismo anti euro che sfocia nel nazionalismo e nel neofascismo. I partiti socialdemocratici non hanno saputo proporre un’alternativa.
Serve una terza via che riparta dall’Europa di Altiero Spinelli, dalla Grecia di Syriza, dai social forum europei e mondiali. La sinistra italiana degli ultimi anni si è sempre divisa per personalismo e tatticismo.
Vogliamo ricostruire un percorso unitario e coerente. Aperto al dialogo, partecipato e democratico, con ambizioni di governo e proposte coraggiose.

La Brianza è una terra ricca di esperienze associative, ambientaliste, culturali e solidali che non possono restare isolate. La nostra provincia ha bisogno di una politica di sinistra e di ambientalismo: pensiamo al mondo del lavoro, devastato dalla crisi delle aziende, e alla nostra terra devastata da cementificazione e inquinamento.
Ci rivolgiamo a chi è scoraggiato, chiedendo di crederci ancora una volta e a chi è impegnato nella cultura, nel mondo del lavoro o nell’ambientalismo, chiedendo di portare il suo contributo per rinnovare una politica stanca e autoreferenziale.

Ci rivolgiamo a chi ancora sta lottando in un partito o nei movimenti, chiedendo di farlo insieme, in un percorso condiviso. Il successo di questo progetto dipende da tutti noi e dalla nostra capacità di mobilitarci nei vari territori, a partire dalla Brianza.
(invito assemblea pubblica: posto, ora, ecc..)

Il futuro non appartiene al neoliberismo, né ai banchieri, né a qualche dozzina di potenti multinazionali. Il futuro appartiene ai popoli e alle società. E il momento di aprire la strada a una Europa democratica, sociale e libera. Perché questa è l’unica soluzione sostenibile, realistica e realizzabile per uscire dalla crisi attuale.
Alexis Tsipras[/box]