Giovedì scorso, come tutti i Consiglieri Comunali, ho ricevuto una lettera da parte delle educatrici precarie che hanno partecipato al bando “fallimentare” del Comune di Monza.
Ho ritenuto doveroso rispondere subito oltre che con la mia solidarietà e vicinanza con la richiesta di poter leggere la loro lettera in Consiglio, che contiene oltre a diverse domande puntuali sul bando oggetto della discordia una serie di domande più generali ma altrettanto puntuali sulla loro condizione precaria.
Lunedì in Consiglio Comunale i posti per il pubblico, normalmente desolatamente vuoti, sono stati invece riempiti da una quarantina di donne e ragazze, molte giovanissime, che hanno prima consegnato la lettera a tutt* le/i Consiglieri e poi hanno presenziato alla fase preliminare.
C’è stato sul tema un ampio dibattito aperto dalla mia lettura della lettera, ed il primo piccolo risultato è la volontà di ascolto confermata da tutti i capigruppo: martedì prossimo ci sarà una audizione da parte di una delegazione di educatrici davanti ai capigruppo, in cui potranno esporre a voce le loro ragioni, a cui parteciperà anche l’assessore Montalbano.
E’ evidente che vi sono due piani distinti da affrontare: il primo è comprendere dove e perché il concorso precedente abbia fallito affinché quello di Marzo sia giusto ed equo, verificare tutti i possibili profili di irregolarità del concorso denunciati e sopratutto garantire l’accesso al nuovo concorso senza ulteriori oneri e difficoltà; il secondo è affrontare la questione e le problematiche più generali poste dalla loro condizione precaria, al netto e oltre i limiti noti limiti normativi.
L’unica certezza è che come gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà saremo sempre al loro fianco, come a fianco di chiunque sia sfruttato per la propria condizione precaria, facendo quanto in nostro potere per renderci utili.
Il nostro intervento in Consiglio Comunale
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