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In Consiglio In vetrina Interpellanze e Interrogazioni Monza

[Interrogazione] Le sanzioni per i pubblici dipendenti: anche la gogna mediatica?

Sulla prima pagina del Giornale di Monza e Brianza del 11.11.2014 , tra i vari titoli, ne risaltava uno riguardante una lavoratrice del Comune di Monza, nei cui confronti la Procura di Monza sta procedendo per peculato: in prima pagina venivano riportati cognome e nome della lavoratrice.

Riteniamo questo comportamento scandalistico e denigratorio.

Scandalistico perché anche gli atti pubblici prodotti dal Comune di Monza riportavano soltanto le iniziali della lavoratrice: quale valore aggiunto per la libertà di informazione rappresenta l’indicazione del cognome e nome della lavoratrice? Non è un politico che, per libera scelta, si sottopone al giudizio dei cittadini, anche rispetto alle proprie violazioni penali. E’ un funzionario pubblico, i cui diritti e doveri di lavoratore sono chiaramente disciplinati dalla legge e, tra le sanzioni, non è prevista la gogna mediatica.

Denigratorio, perché per l’ennesima volta si sbatte in prima pagina un lavoratore per una violazione di modesta gravità, contribuendo a denigrare il lavoro pubblico, oggi reso sempre più difficile dai tagli governativi e dalla corruzione dilagante agli alti livelli, attirando sulla stessa, con l’attribuzione di cognome e nome, la giusta rabbia dei cittadini per servizi che non funzionano per ben altre responsabilità.

Si interpella il sig.Sindaco per:

  • richiedere una presa di posizione netta nei confronti del citato giornale a tutela della dignità dei lavoratori pubblici, anche quando oggetto di procedimento disciplinare;
  • richiedere ai dirigenti comunali le linee di indirizzo applicate per saper discernere tra violazioni passibili di sanzioni disciplinari e quelle oggetto di denuncia penale, e garantire che tutte le violazioni poste in essere da dipendenti comunali siano oggetto di procedimenti equi e non discrezionali.
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In Consiglio In vetrina Interventi Monza

Intervento sulla mobilitazione dei lavoratori del Comune

Riporto qui, parola più parola meno, l’intervento fatto ieri sera in Consiglio Comunale in merito all’attuale riorganizzazione della Macchina Comunale ed alla relativa mobilitazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Comune di Monza.

Anche in quest’aula è stato votato, mesi fa, un documento di riorganizzazione della macchina comunale che probabilmente, con il senno di poi, non ha ricevuto l’approfondimento necessario su alcuni ambiti. Questo perché se certamente il documento presenta modelli interessanti e potenzialmente innovativi, e se il compito del consiglio comunale è individuare linee strategiche e vigilare sulla loro applicazione, i rimandi che ci arrivano dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie e dall’Assemblea generale dei lavoratori, ci portano a dover aprire una riflessione in ordine all’attuazione di quel percorso. Si sa, ogni innovazione genera delle resistenze al cambiamento ma, qui, ci troviamo di fronte l’opposizione ferma e determinata delle RSU e dell’Assemblea dei lavoratori, e noi crediamo che un’Amministrazione comunale che ha fatto della partecipazione uno dei punti cardine del suo programma di mandato debba interrogarsi, quantomeno sulla metodologia di percorso adottata e sulla capacità di dialogare con questa protesta.
Questo perché non si può pensare che una riorganizzazione, sia essa la più efficiente delle riorganizzazioni possibili, non cammini sulle gambe (e nella testa) delle lavoratrici e dei lavoratori che la devono applicare: questo ad oggi, ci pare non sia ancora avvenuto.
Non possiamo in merito che esprimere delle perplessità ad esempio sulla scelta di destinare la metà del fondo per la produttività di tutti i Lavoratori del Comune ad un gruppo ristretto di Lavoratori con incarichi direttivi, che difficilmente si può rivelare una scelta funzionale al coinvolgimento ed alla motivazione dei Lavoratori. Anzi, ci pare stiano proprio emergendo richieste chiare e forti di maggiore considerazione della gran massa di lavoratrici e lavoratori, secondo quanto abbiamo scritto nel nostro programma in merito a “recuperare le potenzialità dei lavoratori a tutti i livelli”.
Si potrebbe ad esempio ragionare, secondo quanto ci arriva dai lavoratori, su forme di incentivazione e premi collettivi che premino l’intero gruppo e non il singolo.
Un altro ambito che non possiamo tralasciare è quello della denuncia, da parte di RSU e Lavoratori, della mancanza di comunicazioni riguardo ai “processi produttivi” da attuare; rispetto a ciò si inserisce anche l’apparente aumento e non diminuzione degli incarichi direttivi.
Le RSU e l’Assemblea Generale hanno chiesto la sospensione della riorganizzazione: non vogliamo chiaramente, in quest’aula, entrare in tale merito, anche perché, giunti a questo punto della situazione, non è neppure facile decidere l’opzione migliore tra riazzerare la situazione o continuare ignorando che il clima generatosi nell’Ente non rappresenti un segnale forte e da doversi ascoltare con serietà e disponibilità.
Crediamo però fondamentale e quindi chiediamo che l’Amministrazione riattivi da subito ogni rapporto con le RSU e i Lavoratori che rappresenta senza nessuna preclusione, con la piena disponibilità all’ascolto ed al coinvolgimento reale (anche con forme di confronto con singoli settori e/o uffici) delle Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori, alla revisione “in corsa” del percorso attivato e alla riapertura del confronto sulle modalità di distribuzione della produttività, tali da coinvolgere positivamente tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Comune di Monza. Siamo in ciò pienamente fiduciosi in quanto porre nuovamente un freno a questa richiesta ad esempio per tempistiche o scadenze da rispettare, significherebbe abdicare al ruolo di indirizzo e di ascolto proprio della politica e venire meno ad una dei punti fondamentali del programma di mandato di questa Amministrazione come la partecipazione. E, in ultima istanza, diminuire la qualità dei servizi reali (non quelli teorici) erogati ai cittadini.

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In vetrina Spaziando

Tilt! Reset

Sabato 18 Maggio e Domenica 19 Maggio potrete trovarmi a Ferrara, all’Assemblea nazionale di Tilt!
Sotto il programma.

PROGRAMMA
Sabato 18 maggio
ore 13-15 Registrazione ai workshop
ore 15:30 Workshop 1. Facciamoci spazio
Uno spazio autogestito può rappresentare un meccanismo di costruzione di nuova economia, di impresa sociale, culturale e artistica, di prestazione di servizi e di crescita che assuma alla base dei processi di gestione la cooperazione e la messa in condivisione delle competenze.
Servizi non come semplice scambio uno ad uno, in un’ottica di domanda e offerta schiacciata su bisogni estemporanei, ma uno scambio molti a molti, con lo sguardo lungo dell’utilità e della crescita collettiva.
Ripartire dagli spazi abbandonati è il primo passo per riattivare le comunità.
Partecipano:
Alessandro Rozza, Leoncavallo Spa
Cathy La Torre, consigliere comune di Bologna
Francesco Ruscito, Associazione NienLab
Fabrizio Casetti e Eugenio Ciccone, Spazio Grisù
Federica Montebelli, Lab.Paz Project Rimini
Modera: Cesare Roseti, Tilt!
ore 17 Pausa
ore 17:30 Workshop 2. Lavorare a tutti i costi
Il decreto “Salva Italia” prevede, in nome della liberalizzazione, che tutti gli esercizi commerciali rimangano aperti 24 ore su 24, e 7 giorni su 7. Esiste invece un tempo per il lavoro e un tempo per la vita a cui nessun lavoratore deve essere costretto a rinunciare.
Partecipano:
Franco Martini, segretario generale FILCAMS
Cecilia Marasco, responsabile lavoro Alp
Modera: Valeria Rustici, Tilt!
ore 19 Apericena
ore 22:30 Festa con dj-set
Domenica 19 maggio
ore 10:30 Assemblea nazionale Tilt!

Inizio Lavori
Un momento di incontro tra tutti gli iscritti per definire la riorganizzazione interna di Tilt! E i progetti per il futuro dell’associazione.
ore 13:30-14 Pausa pranzo
ore 16 Fine lavori
Sabato 18 maggio la registrazione può avvenire in due modi:
ore 10-14 Presso lo Student’s Hostel Estense, via Biagio Rossetti 24, Ferrara
ore 13-15 direttamente presso Mercato Coperto, via Boccacanale di Santo Stefano

programma

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In vetrina Monza

I giovani e la Politica attiva…in Acropolis!

Domenica 10 Febbraio in un luogo significativo come l’Arci Acropolis di Vimercate, dalle 17 alcuni giovani candidati a queste elezioni e alcuni giovani amministratori formeranno un insolito “think tank” per discutere in una tavola rotonda di politiche giovanili e del ruolo dei giovani nella politica e nelle principali battaglie del nostro tempo.
Fra i tanti nomi, se l’influenza che mi attanaglia mi farà la cortesia di sparire, vi sarà anche il mio.
A prescindere, un appuntamento molto interessante per chi si interessi del tema o per chi ne sia anche solo incuriosito.

arci

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In Consiglio Interventi

Primo intervento in Consiglio Comunale

Voglio dare pubblicamente l’adesione del gruppo consiliare di SEL all’iniziativa annunciata dal Cons. Sala di devolvere il primo gettone di presenza agli emiliani vittime del terremoto, un gesto simbolico ma importante.
In questa campagna elettorale siamo stati in grado di confermare il cambiamento con grandi momenti di partecipazione e di buona politica, due tra tutti: le primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco, e i Cantieri delle Idee in cui i cittadini sono stati i protagonisti nel costruire il programma.
Il nostro compito ora diventa quello più difficile: la realizzazione di questo cambiamento fortemente avvertito in campagna elettorale, portandolo nel concreto della vita dei cittadini.
Come Sinistra Ecologia Libertà rivendichiamo di essere stati fra le forze politiche che più hanno posto i giovani al centro del proprio programma e dei propri percorsi politici.
Non possiamo, dunque, che essere contenti dei molti giovani che siedono in Consiglio fra i banchi della maggioranza. Giovani esordienti ma non per questo inesperti: devono proprio essere le fresche esperienze dei giovani uno dei motori per la rinascita della nostra città.
Oggi il nostro primo compito è garantire i bisogni materiali primari ma anche i bisogni spirituali:
il bisogno al lavoro, promuovendo azioni per il diritto al lavoro a chi lo sta perdendo o a chi rischia di non guadagnarlo mai. Ad esempio … Ieri per il centro ho visto degli annunci di lavoro, mi sono fermato a leggerli e mi sono reso conto che erano in realtà una denuncia del precariato che oggi affligge i giovani. Anche noi, nel nostro piccolo di realtà Comunale, dovremo costruire politiche per combattere la precarietà esistenziale che oggi affligge i giovani.
il bisogno alla casa, in un momento di crisi, significa garantire aiuto a chi, per via della crisi, la casa rischia di perderla, o di chi inizia la sua vita da solo o con la sua nuova famiglia;
il diritto agli affetti: oggi a Bologna decine di migliaia di uomini e donne, fra cui anche un nutrito gruppo di giovani della Brianza, sfilano al Gay Pride; noi dobbiamo rispondere alla richiesta di queste persone ad avere il diritto di amarsi come ogni altra coppia, perché l’amore non ha confini!
In consiglio nel mio gruppo sarò da solo, ma siederanno con me tutte/i le/i compagne/i di Sel e le/i giovani che hanno animato la campagna elettorale, e con loro tutta la forza della politica sorgiva di questi movimenti. So che ognuno di loro, come me, si impegnerà per questo programma e questo progetto, come fossimo tutti assessori.