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In vetrina Monza

“Sistema Sangalli”, le dichiarazioni del Sindaco

Si tratta di fatti gravi, riconducibili alla precedente amministrazione, che coinvolgono l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti in città, ex amministratori pubblici monzesi e due funzionari del Comune di Monza. L’inchiesta, come è stato riconosciuto anche dagli inquirenti e dalla Procura, ha visto nei mesi scorsi la piena e attiva collaborazione dell’attuale amministrazione e degli uffici, che hanno messo a disposizione della magistratura e degli investigatori tutti gli atti richiesti: nessun cassetto è rimasto chiuso.
Voglio rassicurare i cittadini sul fatto che il servizio di raccolta rifiuti sarà garantito attraverso un amministratore nominato dal tribunale, che ho già incontrato. Tra i nostri impegni c’è anche quello di dare continuità al servizio nell’interesse dei cittadini ma anche dei mille dipendenti dell’azienda monzese, che devono poter continuare a lavorare, come ha anche riconosciuto la Procura garantendo immediatamente la figura dell’amministratore.
Per quel che riguarda i funzionari del Comune coinvolti (un dirigente e un funzionario), auspicando che siano rapidamente accertati i fatti, abbiamo già provveduto a individuare le figure per garantire la continuità dell’attività amministrativa nel settore coinvolto. Come responsabile dell’amministrazione tutelerò in ogni sede l’immagine del Comune e dei dipendenti che quotidianamente compiono il loro dovere in un periodo di grande difficoltà per gli enti locali.
Nel caso l’inchiesta dovesse accertare che i presunti fatti corruttivi abbiano recato danni economici all’amministrazione e quindi ai cittadini, l’amministrazione si attiverà in ogni sede per chiederne il risarcimento.
Dal punto di vista politico ricordo che gli amministratori coinvolti (ex assessori ed ex consiglieri comunali) appartengono alla passata amministrazione e che quando sedevamo ai banchi dell’opposizione avevamo chiesto più volte – anche formalmente -, che l’appalto dei rifiuti venisse sottoposto all’esame del Consiglio comunale, cosa che non è avvenuta.

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In Consiglio In vetrina Interventi Monza

Facciamo pulizia per spazi migliori [ma non asettici]!

Questa domenica, 7 Aprile, a Monza si terranno le “pulizie di primavera”.
Un’iniziativa che ha raccolto un’adesione vastissima e ben meritata, che superato le stesse aspettative dell’amministrazione e che è arrivata a mettere in difficoltà la stessa macchina amministrativa per il carico di associazioni e cittadini che hanno presentato progetti e si sono offerti di partecipare.
L’idea è semplice: traslare le tradizionali pulizie di primavera dall’ambito domestico a quello urbano; invitare cioè tutti i cittadini a contribuire a pulire e migliorare la città con un impegno in prima persona.
E’ un’iniziativa che non può che trovare il nostro plauso per diverse ragioni: oltre all’implicito miglioramento dei luoghi/spazi della nostra città, sarà un’occasione importante di aggregazione e socialità, di conoscenza reciproca fra le varie realtà associative del territorio e fra queste e i cittadini, un’importante esperienza di cittadinanza attiva e, non ultimo, un’applicazione concreta dell’obbiettivo politico, che è e deve rimanere uno dei capisaldi di un’amministrazione di Centro-Sinistra, di elevare lo spazio urbano a spazio collettivo aperto di vita e socialità, in contrapposizione, o meglio in concorrenza, allo spazio domestico chiuso.
Nel Consiglio Comunale di ieri, a margine di queste considerazioni senz’altro positive, ho segnalato un “rischio degenerativo” nel concetto di pulizia, auspicando che l’amministrazione non vi cedesse: passare dalla pulizia ad una “vocazione igienista”, all’intento di creare uno spazio asettico, che invece che arricchire la città di una riscoperta bellezza la impoverisca. Ho tratteggiato un paragone con le pulizie domestiche, sperando di aver colto nel segno: come nessuno butterebbe, per far pulizia, dei bei quadri, così ho auspicato che non vadano cancellate non le “tag” o scritte, ma quelle espressioni artistiche di valore che sono diffuse nella città ad opera di tanti anonimi autori che hanno permesso all’arte di meticciarsi con lo spazio urbano non meno di analoghe iniziative culturali avallate dal comune.
Posso dirmi ancora una volta soddisfatto della risposta del Sindaco che nello stesso Consiglio Comunale ha precisato che quanto sarà oggetto di cancellatura saranno le scritte e le tag deturpanti l’ambiente urbano.

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Monza

La spending review che piace a noi

Dal sito del comune di monza, la spending review che piace a noi perché taglia davvero negli sprechi e non nella carne viva: ridurre al minimo il numero dei consiglieri d’amministrazione di Agam.

Invito dei sindaci di Como e Monza e da A2A
I sindaci di Como – Mario Lucini – e di Monza – Roberto Scanagatti – e il socio A2A hanno inviato oggi una lettera al consiglio di Acsm-Agam (a breve chiamato a nominare i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società del gruppo), invitandolo a contenere i costi di funzionamento degli organi sociali riducendo al minimo il numero dei consiglieri d’amministrazione.
Como, Monza e A2A sono i soci di Acsm Agam che hanno siglato il patto parasociale e che rappresentano insieme poco più del il 75% delle azioni. La rimanente parte del capitale è nelle mani dei risparmiatori, essendo la società quotata al mercato telematico azionario di Milano. Gli organi delle controllate in scadenza in primavera sono: consiglio di amministrazione e collegio sindacale di Acsm Agam Reti Gas Acqua spa e di Comocalor spa e i consigli di amministrazione di Serenissima Gas spa, e quello di Enerxenia spa. Se il cda accoglierà le indicazioni dei soci, il numero complessivo dei consiglieri nelle controllate diminuirà di ben 12 unità.
“Quello che conta – commenta il sindaco di Como Mario Lucini – è che le società vengano ben gestite, nell’interesse della collettività. Non è certo il dato quantitativo che garantisce la buona amministrazione e noi, del resto, non abbiamo bisogno di distribuire incarichi. Sono certo che le nostre sollecitazioni saranno accolte dal consiglio di Acsm-Agam e che saranno operate scelte sapienti in termini di donne e uomini che sapranno condurre bene le controllate del gruppo”.
“In tempi di spending review e di crisi – aggiunge il primo cittadino di Monza Roberto Scanagattiabbiamo il dovere di intervenire in ogni ambito per ridurre i costi a carico della collettività, liberando risorse per continuare ad assicurare ai cittadini servizi fondamentali in un momento in cui gli enti locali sono fortemente penalizzati dalle politiche di austerità. L’indirizzo che abbiamo dato consentirà alle società di operare in maniera più snella continuando a garantire servizi efficienti e ai comuni che ne sono in parte proprietari di risparmiare risorse da destinare alle esigenze delle nostre comunità”.

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Monza

Scanagatti giudicato positivamente dal 60% dei monzesi!

 

E’ davvero una bella notizia quella che ci consegna IPR Marketing nel suo annuale “Governance Poll” pubblicato sul 24 Ore, che sonda la valutazione dell’operato dei Sindaci nell’ultimo anno (nel nostro caso negli ultimi sei mesi del 2012) da parte dei Cittadini.
Anche se, fatto curioso, non vi è una comune interpretazione della posizione in classifica di Roberto (11° secondo Monzatoday, 10° secondo Mbnews, 16° secondo il Cittadino; secondo un calcolo personale risulta 16° in classifica assoluta e 10° se consideriamo pari in classifica chi possiede il medesimo consenso), il dato certo è che l’operato del sindaco Scanagatti, e dunque di tutta la giunta, è giudicato positivamente dal 59,5% dei cittadini.
Il dato posiziona l’amministrazione monzese fra le più apprezzate dei capoluoghi di Provincia/Regione (nel primo sesto della classifica), e può essere considerato un primo riscontro per la nostra giovane amministrazione.
Per dirla con le parole di Roberto stesso, “La gente ci ha capito”. Ha avvertito, mie considerazioni, il cambio di marcia nella serietà ed impegno per la città, ha capito quanto di buono si è già fatto (un’ottimo elenco si può trovare sul blog di Tommaso Cereda, con cui mi complimento e da cui ruberò presto l’idea) e spero abbia apprezzato la sincerità e lo sforzo con cui si sono affrontati alcuni provvedimenti complessi, per alcuni aspetti controversi.
Mutuando però l’espressione dal mondo musicale, “Il secondo album anno è sempre più difficile”: fondamentale sarà confermare la prima impressione che abbiamo dato ai Cittadini Monzesi con il nostro operato lungo tutto il 2013.
Post Scriptum= La considerazione secondo cui il consenso di Scanagatti sia calato del 3,9%, a mio modesto parere è semplicemente erronea in quanto prende come metro di paragone un dato non paragonabile ovvero quello del ballottaggio, in cui Scanagatti vinse col 63%. La ragione è piuttosto intuitiva: se il campione oggetto del sondaggio è tratto dalla popolazione cittadina nel complesso, l’elettorato che si reca a votare per il ballottaggio è un elettorato più ristretto e già polarizzato verso uno dei due sfidanti; ragionando per assurdo: ipotizziamo (fantapoliticamente) che Scanagatti avesse vinto al primo turno con il 50,1% dei consensi, piuttosto che arrivare al 38,2% e dovere quindi affrontare Mandelli al ballottaggio; il risultato politico sarebbe stato chiaramente giudicato ancora più positivamente (vincere al primo turno è per antonomasia meglio che vincere al ballottaggio), dunque avrebbe comportato un consenso ancora maggiore. Impiegando però quel dato (50,1%) come metro di paragone per il 59,5%, sarebbe risultato un aumento di consenso del +9,4%, il che contrasta evidentemente la logica che vorrebbe che se vi è una disparità fra due dati (il consenso a giugno 2012 e a dicembre 2012) del -3,9%, aumentando il primo dato la diseguaglianza dovrebbe acuirsi (negativamente), non ridursi ed anzi invertirsi così vistosamente.