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Interrogazione in merito a Parco di Monza e Giardini Reali

In Consiglio Comunale ieri 30 Giugno abbiamo presentato un’interrogazione in merito ad alcune ipotesi e fatti segnalati da alcuni Comitati fra cui il Comitato Parco e il Comitato La Villa Reale è anche mia. L’interrogazione è stata co-firmata dal Movimento 5 Stelle.
Riporto qui la nostra interrogazione e il sunto della risposta del Sindaco.

 

Interrogazione

Considerato che:

Notizie di stampa informano che ci sarebbero in progetto alcune modifiche al tracciato dell’Autodromo per ospitare la Superbike, atte ad aumentare i livelli di sicurezza per le gare motociclistiche, che comporterebbero l’abbattimento di alberi.

Lunedì 16 giugno in occasione del convegno di Confindustria della Provincia di MB, tenutosi nei Giardini della Villa Reale, è stata eretta una tensostruttura.

Si interroga l’assessore competente:

– Sui dettagli dell’eventuale progetto di modifica al tracciato dell’Autodromo ove effettivamente esistente

– Secondo quali parametri venga concessa o meno l’erezione di una tensostruttura all’interno dei Giardini della Villa Reale e quali siano gli indirizzi politici dell’amministrazione in merito

 

Il Sindaco ha risposto nella stessa seduta ad entrambi gli interrogativi:

– In merito al primo punto ha dichiarato che ad oggi non è pervenutà né all’Amministrazione Comunale né al Consorzio alcuna proposta o progetto di modifica nei termini segnalati, che si deve dunque considerare allo stato attuale non esistente.
– In merito al secondo punto ha specificato come il Consorzio approvi o meno le proposte di iniziativa da tenersi nella Villa Reale e nei Giardini della Villa, mentre l’autorizzazione o il diniego riguardante la possibilità, nell’ambito dell’iniziativa approvata dal Consorzio, di erigere delle tensostrutture spetti alla Sovrintendenza, che è dunque l’organo competente in merito da un punto di vista “tecnico”. Ha sottolineato inoltre come la Villa Reale nella sua bellezza e attrattività abbia proprio come suo unico difetto una penuria di capienza, determinata dalla mancanza di un auditorium adeguato nei suoi pressi.

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Interpellanza: Condizioni di accesso per l’assegnazione di alloggi ERP in deroga alla graduatoria e ai requisiti

Abbiamo presentato oggi 30 Gennaio 2014 un’interrogazione in merito ai criteri di accesso per l’assegnazione delle case ERP (le “Case Popolari”) in deroga; nell’attuale regolamento difatti figurano fra i requisiti anche almeno 5 anni di residenza su suolo Monzese, previsione che non ci pare giustificata.
L’assessore Cherubina Bertola ci ha risposto nella stessa seduta dichiarando che è disponibile a rivedere la disposizione in ambito di Commissione Politiche Sociali, poiché nell’aggravarsi dell'”Emergenza casa” essa può ormai risultare obsoleta e ostacolante. Sarà mia premura informarvi sulla convocazione della Commissione apposita.

Interrogazione: Condizioni di accesso per l’assegnazione di alloggi ERP in deroga alla graduatoria e ai requisiti

Presa visione del “Regolamento per l ’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in deroga alla graduatoria e ai requisiti, ai sensi degli artt.14 e 15 del Regolamento Regionale 10.02.2004 n. 1 e successive modificazioni e integrazioni.”, approvato con Deliberazione Consiliare n. 26/23106 in data 2/05/2005, così come modificato con Deliberazione Consiliare n. 4 in data 17/02/2012.

Osservato che all’art. 4 paragrafo 1 sono definiti come Soggetti delle procedure d’assegnazione “i nuclei familiari che risiedono o che svolgono attività lavorativa a Monza da almeno cinque anni”

Considerato che non si comprende la ragione per cui l’assegnazione di case ERP in deroga, prevista in caso di particolari emergenze o tensioni abitative, debba essere subordinata alla residenza nel Comune di Monza da almeno 5 anni

Si interroga l’assessore competente:
– Quale sia il giudizio e l’indirizzo politico dell’attuale Assessorato in merito a tale disposizione in essere.
– Se ritiene conseguentemente opportuno procedere ad una revisione di tale disposizione

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Interrogazione e risposta su Federalismo demaniale

Riporto mia interpellanza presentata oggi in Consiglio e la celere risposta dell’Assessore Marrazzo.

Interrogazione urgente: Federalismo demaniale e acquisizione di beni immobili

Visto il decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85, le cui procedure sono state di recente semplificate in forza dell’art. 56 bis del D.L. 21 giugno 2013 n. 69, convertito in legge con modificazioni dalla Legge 9 agosto 2013 n. 98, ossia del federalismo demaniale.
Considerato che, dunque, Il 30 novembre si chiuderà la  finestra entro cui gli enti locali possono presentare domanda all’Agenzia del demanio per l’acquisizione a titolo gratuito di beni immobili dello Stato.
Osservato che dall’elenco dei beni suscettibili di trasferimento disponibile online dal sito www.federalismodemaniale.anci.it risulta che a Monza esiste un’immobile suscettibile di trasferimento.
Valutato che l’acquisizione di beni immobili demaniali appare auspicabile ed in linea con le linee programmatiche della giunta in merito alla valorizzazione del territorio e la creazione di spazi-bene comune.

Si interroga l’assessore competente:
– Se il Comune di Monza abbia presentato domanda all’Agenzia del Demanio per l’acquisizione a titolo gratuito del suddetto bene.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà Monza

L’Assessore ha risposto puntualmente:
A Monza esiste un immobile suscettibile di trasferimento inserito nella lista dal Demanio, ovvero la scuola materna della “Parrocchia San Biagio” di via Manara 10. La scuola materna è stata edificata con contributo statale nel 1962 grazie ad una legge varata dallo Stato, e conseguentemente lo Stato era proprietario dell’immobile per il 40%. L’Amministrazione interessandosi della questione in previsione dell’acquisizione della quota dell’immobile ha rilevato però che, nei venti anni seguenti alla costruzione, la Parrocchia ha provveduto a riacquistare le quote possedute dallo Stato secondo quanto previsto dalla medesima legge. Dunque il Comune, suo malgrado, non ha potuto procedere a riacquistare una quota dell’edificio che non era più di proprietà dello Stato, nonostante comparisse nell’elenco.

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Interpellanza: Cori razzisti durante Monza-Rimini

Interpellanza: Cori razzisti durante Monza-Rimini

Appreso che durante la 5° giornata di Campionato di 2 Divisione, in occasione della partita Monza-Rimini, il giocatore Ameth Fall è stato oggetto di ripetuti cori ed insulti razzisti provenienti da una parte della curva del Monza; che solo dopo una sospensione della partita per 2 minuti disposta dall’arbrito, i cori sono cessati;

Valutato che l’A.C. Monza è salito alla ribalta nazionale per la propria scelta di essere la prima squadra di calcio in Italia ad adottare lo slogan “Stop Racism” sulle maglie da gioco nel luogo solitamente dedicato allo sponsor; che questo atto ha rappresentato un forte messaggio culturale e sociale verso un problema, il razzismo, che ha troppo spesso negli ultimi anni trovato le proprie espressioni più infime e becere negli stadi

Considerato che una parte della tifoseria organizzata del Monza è risaputamente legata da tempo a realtà della galassia dell’estrema destra, la cui ideologia incita alla xenofobia ed al razzismo, e che dunque questo episodio è una manifestazione di questo fenomeno in atto da tempo; che tale evidenza comunque non deve affatto tradursi in una condanna del tifo, e del tifo organizzato, in sé, che anzi può essere portatore di molteplici positività;

Si interpella il delegato allo Sport:

Se abbia ufficialmente preso posizione a nome dell’amministrazione sul gravissimo avvenimento.
Se intenda prendere contatti con la dirigenza dell’A.C. Monza perché la stessa si attivi per contrastare la diffusione di xenofobia, razzismo e intolleranza all’interno della propria tifoseria contribuendo invece a valorizzare le sue positività.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà Monza

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Interpellanza: Evento di presentazione dell’Expo 2015 presso la Villa Reale il 7 luglio 2013

Elio Bindi

ebindi@comune.monza.it

Alessandro Gerosa

agerosa@comune.monza.it

 

Monza, 3 luglio 2013

 

Alla cortese attenzione del Signor Sindaco

 

Interpellanza ai sensi dell’art. 38 Regolamento CC:

 

  • Evento di presentazione dell’Expo 2015 presso la Villa Reale il 7 luglio 2013

 

Premesso che l’Amministrazione Comunale di Monza, per prima in Italia, ha sottoscritto nel dicembre 2012 un protocollo di intesa con la Expo 2015 spa al fine di sviluppare progetti ed iniziative congiunte in preparazione e durante l’Esposizione Universale.

 

Nel corso degli ultimi giorni si è appreso, anche a mezzo stampa, che per il 7 c.m. è previsto un evento di presentazione ufficiale dell’Expo 2015 presso la Villa Reale di Monza che vedrà la partecipazione, oltre che del Sindaco, del Capo dello Stato, del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione Lombardia nonché del Commissario Unico delegato dal Governo per l’evento e del Presidente di Expo 2015 oltre ad un intervento del Presidente della Commissione Europea.

 

Ulteriori notizie non sono reperibili nè tramite il sito ufficiale della Società, che si limita a richiamare un messaggio Twitter del Presidente della Regione ma non annovera l’evento nel calendario-eventi nè tra le notizie, nè mediante il sito del Comune di Monza e della Regione.

 

Il Consorzio Parco e Villa informa i cittadini della chiusura dei giardini della Villa per esigenze connesse all’Evento, ma nulla aggiunge circa il medesimo.

 

Il Comitato “No Expo 2015” ha convocato un’iniziativa di informazione e protesta contro l’evento di domenica 7 luglio, e contro l’Expo 2015, per la stessa data.

 

Tutto ciò premesso:

 

Si interroga il Signor Sindaco al fine di conoscere, per quanto possibile:

 

a) le ragioni della chiusura dei Giardini Reali in data 6 e 7 luglio 2013;

b) le finalità dell’evento di domenica 7 luglio 2013;

c) il programma dello stesso;

d) se siano già calendarizzate successive iniziative ed eventi a Monza nell’ambito del protocollo di intesa Expo 2015;

e) se il Comune di Monza abbia ascoltato o abbia in programma di ascoltare il Comitato “No Expo 2015” in merito alle motivazioni della loro opposizione all’Evento;

f) se l’Amministrazione Comunale nella figura del Sindaco intenda riaffermare in occasione di tale evento la piena tutela e rispetto delle funzioni e del valore pubblico del Parco e della Villa Reale in particolare, in quanto sede di rappresentanza di Expo, secondo gli impegni assunti nel programma di mandato;

 

Elio Bindi

Consigliere Comunale

Partito Democratico

 

Alessandro Gerosa

Consigliere Comunale

Sinistra Ecologia Libertà

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Interpellanza su presunte (false) correlazioni criminose.

INTERPELLANZA URGENTE

Al signor Sindaco,

per farsi riferire dalle FF.OO. se sia dimostrata la correlazione tra presenze di nomadi in città ed aumento di fatti criminali.

Da un recente articolo di stampa pubblicato su una testata locale in data 22 Giugno 2013 leggiamo, attribuite in parte all’ex presidente di Circoscrizione Massimiliano Longo, dichiarazioni che pongono in certa correlazione i due fenomeni sopra esposti.

Riteniamo gravissimo che, per l’ennesima volta, si utilizzi strumentalmente un momento di profonda crisi economica e sociale, nella quale la paura per la perdita di posti di lavoro e potere di acquisto aumenta la fragilità delle persone, in particolare delle fasce più deboli quali gli anziani, per alimentare ulteriori sentimenti di paura ed intolleranza. Anziché combattere la crisi aumentando la solidarietà sociale, si addita il diverso come feticcio sul quale sfogare rabbia, paura ed insicurezze.

Chiediamo pertanto al Sindaco di interrogare con urgenza i vertici delle FFOO locali per avere conferma circa la fondatezza di quanto affermato nell’articolo indicato e che, qualora tale correlazione non venga confermata, nella sua duplice veste di rappresentante locale del governo e di capo della comunità locale, provveda a dare diffusione della risposta delle FFOO alla popolazione, per tranquillizzarla rispetto ad allarmismi rivelatisi ingiustificati grazie alle indicazioni da parte di fonti autorevoli, nonché fornendo indirizzi di supporto, da parte di servizi sociali e polizia locale, nei confronti di soggetti deboli maggiormente esposti alle conseguenze di soprusi e atti di violenza (a mero titolo di esempio, in alcune città si procede ad attivare assicurazioni, a spese del Comune, a favore di fasce deboli colpite da furti ed atti simili, come ad attivare ausili da parte di assistenti sociali e vigili di quartiere).

 

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà

P.S.= In seguito ad una tutt’ora in corso polemica generatasi rispetto ad un altro articolo, specifico soltanto per chiarire l’attenzione al tema da parte nostra che in questa interpellanza non impieghiamo il termine nomadi nella sua accezione erronea di sinonimo dell’intera popolazione Romanì, che come è ormai cultura generale è popolazione prevalentemente stanziale, ma nella sua accezione specifica, in quanto nell’articolo, per quanto in modo piuttosto “pittoresco” ( vi si scrive che “gruppi di almeno dieci e anche più zingari piombano in città” e di “carovane che stazionano nei pressi dello Stadio Brianteo”) si fa specificatamente riferimento in modo presunto alla suddetta categoria.

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Interpellanza: Sulla presenza di Associazioni Neofasciste in Città

L’antifascismo è uno di quei temi di cui vorremmo poter non occuparci più: attendiamo con ansia il giorno in cui potremo affermare che finalmente tutti i fascismi, vecchi, nuovi o mal riciclati, sono stati spazzati via dall’Italia e dal mondo.
Ma ad oggi purtroppo permangono ancora individui e gruppi che si dichiarano e professano fascisti e che vivono nelle nostre città seminando odio, xenofobia, razzismo, violenza.
E perché il fascismo venga estirpato l’attesa non può rimanere passiva ma si deve essere militanti antifascisti ogni giorno, in ogni propria azione.
In questo non possiamo che fare nostre le parole pronunciate dal Primo Ministro francese Jean-Marc Ayrault in merito all’infame assassinio di un compagno di 18 anni, Clement Méric, la settimana scorsa:
[box type=”shadow”]Studiare ogni possibilità che ci permetta di fare a pezzi in qualsiasi modo, democraticamente e sulla base del diritto, i movimenti fascisti e neonazisti [/box]
Per compiere questo anche a Monza, abbiamo presentato questa interpellanza, che riprende nel suo testo una lettera aperta che nel 2011 l’ANPI di Monza e Brianza inviò all’allora sindaco Mariani.

INTERPELLANZA

OGGETTO: SULLA PRESENZA DI ASSOCIAZIONI NEOFASCISTE IN CITTA’

Il 14.11.11 l’Anpi di Monza, inviava la seguente nota, relativa all’inaugurazione a Monza di una sede dell’associazione denominata Lealtà-Azione:

[box type=”shadow”]Al Sindaco di Monza Marco Mariani, Assessori , Consiglieri Comunali
Al Presidente della Provincia Dario Allevi, Assessori, Consiglieri Provinciali
Ai presidenti di Circoscrizione e Consiglieri

Lo scorso mese di settembre nella nostra città è stata inaugurata in Via Dante n.5 la sede di una “associazione” denominata Lealtà-Azione
Sul loro sito si presentano come una libera associazione di promozione culturale e sociale che vuole costituire una comunità etica, al tempo stesso politica, spirituale ed intellettuale, unendo uomini e donne in una comunione di intenti, d’ideali e d’azione, che agiscono volontariamente nella società con spirito Militante, ovvero con fede, senso del sacrificio, disciplina e senza ricercare utili materiali o profitti personali, perché animati da una concezione etica della vita che si riassume nel rispetto dei Valori tradizionali, nel senso dell’onore e nel rifiuto del compromesso sistematico.
Ma chi c’e’ dietro questo fiume di parole e retorica ?
La strategia con cui gli “associati” provano a insinuarsi nel tessuto sociale e a raccogliere consenso si basa sulla promozione sporadica di iniziative contro la pedofilia o la droga, iniziative animaliste, etc… In verità a Milano la loro sede di viale Brianza 20 (dagli associati definito “avamposto contro l’immigrazione e gli zingari”) è stata inaugurata il 28 ottobre 2010 con una conferenza in onore dell’ex generale belga delle SS Lèon Degrelle, condannato da un tribunale del proprio Paese come criminale di guerra. Questo episodio smaschera già da solo la matrice neonazista dell’associazione, ma approfondendo l’inchiesta si percepisce molto meglio lo strettissimo legame tra Lealtà e Azione e l’anima più violenta, razzista e pericolosa della galassia della destra estrema e xenofoba internazionale: gli Hammerskin (http://www.hammerskins.net/).
La setta neonazista degli Hammer è nata a livello internazionale a metà degli anni Ottanta da una costola del Ku Klux Klan. Sul territorio milanese, oltre ad avere aperto la sede di viale Brianza, gestisce la Skinhouse (http://www.skinhouse.info/) a Bollate, punto di riferimento dei militanti di Lealtà-Azione prima dell’apertura della loro sede indipendente (http://destrapermilano.blogspot.com/2011/01/milano-lealta-e-azione.html). Gli Hammerskin si considerano l’elité del mondo neonazista, per la loro “fedeltà ai valori” e “l’amore per le tradizioni”. Sono i più decisi fautori della “supremazia della razza bianca”. Simbolo, tatuato sul corpo dopo un lungo percorso iniziatico, i due martelli in marcia tratti dal film The Wall, in cui Alan Parker veste d’immagini le musiche dei Pink Floyd. Ma gli Hammerskin ne rovesciano il senso e le intenzioni: il loro doppio martello rappresenta la forza irresistibile in marcia per abbattere i muri che proteggerebbero le minoranze etniche e religiose che minano la Tradizione e la supremazia della Nazione bianca. L’innumerevole elenco di aggressioni (anche mortali) di cui si sono resi protagonisti in America e in Europa (inclusa Milano) è facilmente reperibile sul web e non lascia spazio a fraintendimenti. (http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=2970&Class_ID=1004).

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha votato ad aprile una mozione che richiede la revoca dell’assegnazione da parte dell’ALER a Lealtà e Azione dei locali della sede milanese di viale Brianza. Questa circostanza fa riflettere sulla pericolosità di questo tipo di luoghi di aggregazione e degli ideali proposti per i quali, a marzo, a Magenta, l’amministrazione comunale ha negato l’utilizzo delle sale pubbliche per lo svolgimento di iniziative promosse da Lealtà-Azione.

In vista del raduno internazionale Hammerskin previsto il 26 novembre in Lombardia, presumibilmente a Bollate sono state presentate interpellanze in Consiglio Provinciale MB (allegata) e in Consiglio Provinciale a Milano.

Anche per quanto riguarda Lealtà-Azione Monza Brianza, basta una visita su Facebook per rendersi conto che questa “associazione” ha evidenti legami con la destra estrema: gli “amici” si definiscono “fascisti” e “camerati”, vantano ed esibiscono simboli che non lasciano spazio a dubbi. Il coordinatore della sede di Monza, tale Paolo che rifiuta di dire il cognome, appare in una foto di gruppo con la scritta Hammerskin sullo sfondo…!

Tutte le informazioni in nostro possesso sono state raccolte in un dossier consegnato nel corso dell’incontro con il Prefetto della Provincia di Monza e Brianza Dott. Renato Saccone, al quale abbiamo chiesto di attivarsi per la chiusura della sede di Lealtà-Azione la cui reale attività è in contrasto con la legge Mancino e con la Costituzione. Al Prefetto abbiamo altresì consegnato le oltre cinquecento firme di cittadini raccolte in poche ore durante il presidio antifascista del 8 ottobre scorso e segnalato le inquietanti “simpatie” istituzionali di cui Lealtà-Azione MB gode sia nel Comune di Monza (assessori e consiglieri) sia nella Provincia MB (il presidente).

Alle Istituzioni in indirizzo chiediamo analogo impegno e che non vengano in alcun modo concessi a Lealtà-Azione spazi pubblici e luoghi istituzionali per le sue iniziative, come purtroppo già accaduto alla Circoscrizione 4 con l’esposizione di una mostra sulla strage di Gorla del 20 ottobre 1944, che falsifica la storia e attribuisce alla Resistenza i disastri della guerra voluta da Hitler e Mussolini (“la “liberazione” continua ad essere una valida GIUSTIFICAZIONE per la morte di tanti, troppi.”). Urgente correggere la rotta onde evitare pericolose derive: deve essere quindi revocata la concessione della Sala Maddalena a Monza per un’iniziativa di Lealtà Azione prevista in data 12 febbraio 2013.

Inoltre le iniziative per le celebrazioni, come ad esempio la Giornata del ricordo, devono essere discusse e decise dal Gruppo di lavoro manifestazioni civili appositamente istituito dall’Amministrazione comunale per un’attenta, comune valutazione anche degli oratori prescelti.

Tutto ciò è peraltro non solo dovere ma obbligo di chi presiede e siede nelle sedi istituzionali, delle quali l’antifascismo è valore fondante perché nate dalla Resistenza e dalla Costituzione. Da parte nostra continueremo la mobilitazione per la chiusura della sede di Lealtà-Azione.

Per il Comitato Unitario Antifascista – Monza
Presidente Milena Bracesco

Per ANPI Comitato Provinciale Monza Brianza
Presidente Loris Maconi

Per ANPI Sezione di Monza
Presidente Rosella Stucchi[/box]

Ad oggi, la sede di Lealtà-Azione di Monza è ancora attiva, il giorno 18/5 si è tenuto un ennesimo convegno pubblico dal titolo “La rivoluzione conservatrice”: dal resoconto stilato e reso pubblico dalla stessa Lealtà e Azione di Monza, si legge come nel convegno si sia trattato di come ”Il parallelismo tra la crisi odierna e quella attraversata dalla Repubblica di Weimar, dove la Rivoluzione Conservatrice nacque e si sviluppo, ha suggerito la possibilità di una analisi delle sue posizioni e delle risposte che essa seppe dare ai suoi tempi, per capire da quali valori essenziali esse prendessero le mosse e valutare quali siano le possibilità di attualizzarle oggi.”; e di come “In un articolato ed avvincente intervento, il prof. Sideri, mattatore dell’incontro, ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso il variegato arcipelago di posizioni ed elaborazioni che costituì la Rivoluzione Conservatrice, intesa come una reazione moderna, nei modi ma non nell’essenza, alla modernità. Nella sua “incursione” il prof. Sideri ha rapidamente accennato a tutte le correnti che sotto l’etichetta di Rivoluzione Conservatrice sono state raccolte: neo-conservatori, consevatori cattolici e luterani, socialisti prussiani, nazional-bolscevichi, attivisti “bündisch” ed altri ancora.
Sideri ha sottolineato l’estrema attualità, di molte delle riflessioni che vennero proposte allora.”; in ultimo, si aggiunge che “L’incontro è stato chiuso da un breve intervento, curato dalla comunità militante RAIDO, dedicato ad uno degli esponenti eminenti della Rivoluzione Conservatrice, Ernst Von Salomon [esponente di spicco dei Freikorps], nelle cui pagine si trovano superbe descrizioni del cameratismo […]”.
Sul profilo Facebook si ritrova, tra i mi piace, Corneliu Zelea Codreanu, leader fascista e nazionalsocialista, Leòn Dègrelle, comandante della legione vallone delle Waffen-SS, fervente esaltatore in numerose opere successive di Hitler e negazionista, Julius Evola, teorico del razzismo spirituale e figura “intellettuale” di riferimento per vasta parte del mondo neofascista e neonazista, e infine la skin-house Milano, sede di riferimento degli Hammer Skin per il Milanese; le amicizie del profilo riprendono nei loro nicknames riferimenti agli Hammer Skin, vi sono foto con bandiere con croci celtiche, vi è amicizia con il profilo Facebook “La Fenice Comunità militante di Firenze”, dove si mischiano appellativi razzisti (Il concerto del primo maggio per far suonare 4 africani) o si definisce l’esercito alleato che entra a Firenze nel ’44 come invasori contro cui sparano degli eroici cecchini, et similia.

Chiediamo pertanto al Sindaco, nella sua veste di ufficiale di governo, di riferire al Prefetto sia la turbativa all’Ordine pubblico sia di conoscere se i competenti organi di polizia abbiano provveduto ad inoltrare all’Autorità Giudiziaria notizia di reato per violazione alla legge Mancino.

Chiediamo pertanto al Sindaco, nella sua veste di rappresentante della Comunità locale, di promuovere in città iniziative di diffusione della cultura dell’antifascismo, della solidarietà, della tolleranza e dell’interculturalismo tra i popoli, isolando esplicitamente ogni rigurgito di fascismo.

Chiediamo risposta a termini di Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.

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Interpellanza: Biblioteche di Monza, quale futuro?

Con l’ultimo bilancio i fondi stanziati per le Biblioteche hanno subito un drastico ridimensionamento e, per tale motivo, una parte considerevole delle attività è stata di fatto sospesa. Negli anni passati il budget a disposizione (all’incirca di 16.000 euro per biblioteca del sistema urbano) garantiva, oltre alla quotidiana amministrazione, anche l’organizzazione di eventi culturali rivolti alla cittadinanza. Ma con un fondo annuo molto limitato, ridotto a 5000 euro per ognuna, le Biblioteche sono in grande difficoltà: non possono nemmeno più acquistare libri o materiale multimediale (come CD o DVD), e gli unici nuovi sono frutto di donazioni degli utenti, né organizzare eventi promozionali o iniziative sul territorio.
Non si deve inoltre dimenticare che le biblioteche svolgono un ruolo importantissimo nello sviluppo e nel consolidamento di una società Democratica, permettendo a ciascuno di avere accesso a un’ampia e varia gamma di conoscenze, idee e opinioni.
Oltre a svolgere compiti chiave, come la promozione della lettura e l’interazione con le scuole, volta a favorire l’abitudine ed il piacere della lettura fin dalla tenera età, esse sono altresì un punto di riferimento per lo studio del territorio dal punto di vista storico, paesaggistico ed antropico.
Si chiede pertanto all’ Assessore competente quali provvedimenti vorrà adottare per permettere alle Biblioteche di rimanere validi punti di riferimento, fondamentali per il territorio, e per non abbandonarle ad un inesorabile ( e irreversibile) degrado.

Cordiali saluti,
I Consiglieri Xenia Marinoni (PD) Alessandro Gerosa (SEL)

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Interpellanza: Senzatetto in piazza Cambiaghi

Piazza Cambiaghi è la cartina tornasole di una realtà economica e sociale drammaticamente in crisi.
Come appreso dalla stampa, molte associazioni che operano nel sociale hanno affermato che il numero dei senzatetto si è moltiplicato. La piazza, infatti – essendo in prossimità del centro storico – è considerata un luogo sicuro dove passare la notte.
A fianco della tematica socaile si accostano inoltre dei problemi legati alla sicurezza e all’appetibilità del quartiere che ne hanno ovviamente risentito, a discapito dei residenti.
L’atto di settimana scorsa è stato ben più di un campanello d’allarme: gettare tra i rifiuti le coperte, lasciate incustodite dai senzatetto, da parte dei residenti rischia di essere il preludio a scenari sociali ben peggiori.
Si chiede pertanto all’Assessore alla partite quali misure intenda prendere affinché il Comune si ponga come intermediario per gestire il conflitto fra le parti.

I Consiglieri

Marco Lamperti
Xenia Marinoni
Alessandro Gerosa