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Monza

Urbanistica e rigenerazione urbana in Brianza

La mozione per l’adesione di Monza ad Audis, dovrebbe, auspico, essere discussa e approvata giovedì 17 Gennaio in Consiglio Comunale.
Proprio in questi giorni, dal sito di Audis è reperibile la recensione di un interessante libro dal titolo “Promuovere, valorizzare e riqualificare la città e il territorio. Strategie ed esperienze applicate all’area di Monza e Brianza”, di Marzia Morena, per l’appunto sul tema delle esperienze e della necessario piano strategico rispetto alla rigenerazione urbana.
Dovendo riassumere il senso dell’adesione di Monza ad Audis, la individuerei proprio nell’opportunità fondamentale per Monza di farsi parte integrante di questa riflessione ed elaborazione politica.

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In Consiglio Interventi Monza Raccomandazioni

Quartiere Casignolo, Politiche abitative e battaglie di civiltà

Ho presentato, il 10 Gennaio, in Consiglio Comunale una raccomandazione rivolta alla giunta riguardante alcuni importanti lavori di manutenzione da compiere nel quartiere Casignolo: vi è da riparare la recinzione che divide parte di via Ortigara dai binari della ferrovia, un tombino intasato il quale determina l’allagamento dell’area ogni qual volta piova, diversi cartelli stradali; si raccomanda anche la giunta di far fronte al problema per cui il passaggio sul marciapiede, fra via Borgazzi e via Aquileia, risulta difficile costringendo spesso i cittadini a scenderne ed esporsi così a pericolo. Il testo completo della raccomandazione è riportato in calce all’articolo.
Sono intervenuto anche per segnalare all’Assessore Marrazzo un interessante documentario sulle politiche e le realtà abitative a Monza, pubblicato nei giorni scorsi da alcuni cittadini monzesi, invitandolo a non lasciar cadere nel dimenticatoio un progetto per l’autorecupero degli immobili pubblici in disuso che nel video si annuncia sarà presentato al Comune di Monza, e di riferire in Consiglio Comunale rispetto alla sua possibile realizzazione.
In ultimo, ho ritenuto giusto dare voce in Consiglio Comunale un tema di carattere nazionale, ovvero la battaglia che un uomo, Davide Rosci, ha deciso di intraprendere per l’abolizione di un reato retaggio dell’ordinamento fascista, ovvero quello di “devastazione e saccheggio“. Davide Rosci, condannato senza reali prove per i fatti risalenti al 15 Ottobre scorso a Roma, ha deciso di intraprendere lo sciopero della fame e della sete finché non si “scorgerà un po’ di luce in fondo a questo tunnel eretto e protetto dai soliti noti”. Da parte mia piena solidarietà a Davide Rosci per l’ingiusta carcerazione e per una sacrosanta battaglia per uno stato di diritto, e il pieno auspicio che il prossimo governo abolisca finalmente questa legge oscena.

[box type=”shadow”]Raccomandazione: interventi di manutenzione nel quartiere Casignolo
Considerato che la recinzione posta al termine di via Monte Ortigara, che la costeggia e la divide dai binari della ferrovia, risulta divelta in più punti, fenomeno che la rende chiaramente insicura e incapace di assolvere il proprio ruolo, nonostante i volenterosi interventi autonomi dei residenti;
Verificato che vi sono numerose altre contingenze che necessitano di un intervento di manutenzione urgente, quali la sistemazione di un tombino otturato che provoca un rapido allagamento in caso di pioggia e diversi cartelli stradali danneggiati;
Valutato che all’incrocio fra via Borgazzi e via Aquileia in prossimità del semaforo il semaforo stesso unitamente ad altri cartelli occupano un notevole spazio sul marciapiede, rendendone difficoltoso il passaggio;
Riscontrata l’ampia documentazione fotografica a riprova di quanto affermato e a disposizione;
Si raccomanda l’amministrazione comunale ad intervenire il più presto possibile con interventi di manutenzione per risolvere tali disagi che si ripercuotono sui cittadini del quartiere Casignolo.

Alessandro Gerosa – Sinistra Ecologia Libertà

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Segui il Consiglio Comunale oggi!

Oggi 10 Gennaio rincominciano i Consigli Comunali dopo la pausa natalizio-befanesca.
Potete seguire il Consiglio Comunale in diretta (a partire dalle 18.30) direttamente da qui: farò un intervento “corposo” in fase preliminare, ed essendo oggi una seduta sistematica, dedicata ovvero alla trattazione delle interpellanze/interrogazioni e delle mozioni in arretrato, verrà votata (e spero proprio approvata!) la mozione da me presentata che impegna Monza ad aderire ad Audis.
Stay tuned!

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Monza

Scanagatti giudicato positivamente dal 60% dei monzesi!

 

E’ davvero una bella notizia quella che ci consegna IPR Marketing nel suo annuale “Governance Poll” pubblicato sul 24 Ore, che sonda la valutazione dell’operato dei Sindaci nell’ultimo anno (nel nostro caso negli ultimi sei mesi del 2012) da parte dei Cittadini.
Anche se, fatto curioso, non vi è una comune interpretazione della posizione in classifica di Roberto (11° secondo Monzatoday, 10° secondo Mbnews, 16° secondo il Cittadino; secondo un calcolo personale risulta 16° in classifica assoluta e 10° se consideriamo pari in classifica chi possiede il medesimo consenso), il dato certo è che l’operato del sindaco Scanagatti, e dunque di tutta la giunta, è giudicato positivamente dal 59,5% dei cittadini.
Il dato posiziona l’amministrazione monzese fra le più apprezzate dei capoluoghi di Provincia/Regione (nel primo sesto della classifica), e può essere considerato un primo riscontro per la nostra giovane amministrazione.
Per dirla con le parole di Roberto stesso, “La gente ci ha capito”. Ha avvertito, mie considerazioni, il cambio di marcia nella serietà ed impegno per la città, ha capito quanto di buono si è già fatto (un’ottimo elenco si può trovare sul blog di Tommaso Cereda, con cui mi complimento e da cui ruberò presto l’idea) e spero abbia apprezzato la sincerità e lo sforzo con cui si sono affrontati alcuni provvedimenti complessi, per alcuni aspetti controversi.
Mutuando però l’espressione dal mondo musicale, “Il secondo album anno è sempre più difficile”: fondamentale sarà confermare la prima impressione che abbiamo dato ai Cittadini Monzesi con il nostro operato lungo tutto il 2013.
Post Scriptum= La considerazione secondo cui il consenso di Scanagatti sia calato del 3,9%, a mio modesto parere è semplicemente erronea in quanto prende come metro di paragone un dato non paragonabile ovvero quello del ballottaggio, in cui Scanagatti vinse col 63%. La ragione è piuttosto intuitiva: se il campione oggetto del sondaggio è tratto dalla popolazione cittadina nel complesso, l’elettorato che si reca a votare per il ballottaggio è un elettorato più ristretto e già polarizzato verso uno dei due sfidanti; ragionando per assurdo: ipotizziamo (fantapoliticamente) che Scanagatti avesse vinto al primo turno con il 50,1% dei consensi, piuttosto che arrivare al 38,2% e dovere quindi affrontare Mandelli al ballottaggio; il risultato politico sarebbe stato chiaramente giudicato ancora più positivamente (vincere al primo turno è per antonomasia meglio che vincere al ballottaggio), dunque avrebbe comportato un consenso ancora maggiore. Impiegando però quel dato (50,1%) come metro di paragone per il 59,5%, sarebbe risultato un aumento di consenso del +9,4%, il che contrasta evidentemente la logica che vorrebbe che se vi è una disparità fra due dati (il consenso a giugno 2012 e a dicembre 2012) del -3,9%, aumentando il primo dato la diseguaglianza dovrebbe acuirsi (negativamente), non ridursi ed anzi invertirsi così vistosamente.

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In Consiglio In vetrina Mozioni

Mozione: Unioni Civili a Monza

Ecco, in ritardo e me ne scuso, il testo della mozione per le unioni civili presentata in Consiglio Comunale in Dicembre. La mozione è stata firmata anche da Lista Città Persone, Idv, m5s, cm, e dai consiglieri del pd Artesani, Bindi, Bubba, Cereda, Imperatori, Lamperti, Marinoni, Monteri, Sala, Valtolina.

 

Premesso che:
la comunità cittadina, al pari di quella italiana, è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano nell’istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura; che ai sensi dell’articolo 1 comma 3 dello Statuto del Comune di Monza, il Comune concorre “a promuovere il pieno sviluppo della persona umana […]
per renderne effettive la libertà e l’eguaglianza;
Atteso:
– che già da tempo è stato ritenuto che l’ambito di operatività e quindi di riconoscimento e tutela costituzionale dell’articolo 2 della Costituzione si estende sicuramente alla fattispecie della famiglia di fatto dal momento che, come nella sua
giurisprudenza costante ha rilevato la Corte Costituzionale, un consolidato rapporto, ancorché di fatto, non appare costituzionalmente irrilevante quando si abbia riguardo al rilievo offerto al riconoscimento delle formazioni sociali;
– che da ultimo la Corte costituzionale, con la sentenza n. 138 del 2010, ha riconosciuto tale fondamento costituzionale
stabilendo che “per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico”;
– che le direttive 2004/38 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri e 2003/86/CE del Consiglio relativa al diritto
al ricongiungimento familiare impongono di dare completa attuazione a tali diritti;
– che il Comune, quindi, può operare nell’ambito delle proprie competenze per promuovere pari opportunità alle unioni di
fatto, favorendone l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone anziane;
– che per raggiungere questo obiettivo è necessario stabilire forme di identificazione delle unioni civili basate su vincolo
affettivo, così come la stessa legge anagrafica e il relativo regolamento attuativo prevedono;
Ritenuta
pertanto, l’opportunità per i motivi innanzi espressi di organizzare il rilascio da parte dell’anagrafe di una attestazione di
costituzione di famiglia anagrafica basata su di un “vincolo di natura affettiva” ai sensi dell’articolo 4 del D.P.R. 223/1989
(Regolamento anagrafico);
IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA
di approvare, per le motivazioni sopra esposte, la proposta di “Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili”, il cui
testo è allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale.
REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI
Articolo 1 – Istituzione del registro delle unioni civili
E’ istituito il Registro delle unioni civili presso il Comune di Monza per gli scopi e le finalità contenute negli artt. 2 e 3 di
questo Regolamento.
Articolo 2 – Attività di sostegno delle unioni civili
1. Ai fini del presente Regolamento si intende per unioni civili “un insieme di persone legate da vincoli affettivi coabitanti
ed aventi dimora abituale nello stesso comune” (ai sensi dell’articolo 4, comma 1 D.P.R. 223/1989, Nuovo Regolamento
anagrafico della popolazione residente).
2. Il Comune provvede, attraverso singoli atti e disposizioni degli Assessorati e degli Uffici competenti, a tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione e lo sviluppo nel contesto
sociale, culturale ed economico del territorio.
3. Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono:
a) casa;
b) sanità e servizi sociali;
c) giovani, genitori e anziani;
d) sport e tempo libero;
e) formazione, scuola e servizi educativi; f) diritti e partecipazione;
g) trasporti.
4. Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le unioni civili le condizioni di accesso, con particolare attenzione
alle condizioni di svantaggio economico e sociale.
5. All’interno del Comune di Monza, chi si iscrive al Registro è considerato “parente prossimo” ai fini della possibilità di
assistenza.
Articolo 3 – Rilascio di attestato di famiglia anagrafica alle unioni civili basate su vincolo affettivo
1. L’ufficiale di anagrafe rilascia, su richiesta degli interessati, attestato di “famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo”
inteso come reciproca assistenza morale e materiale, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento anagrafico, in relazione a
quanto documentato dall’Anagrafe della popolazione residente (D.P.R. 223/1989).
2. L’attestato è rilasciato per i soli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da Atti e Disposizioni dell’Amministrazione comunale.
3. L’ufficio competente può verificare l’effettiva convivenza delle persone che richiedono l’attestato.

 

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Riflessioni “semifredde” su queste primarie

Le personali riflessioni sulle Primarie di Sel in Lombardia ieri non possono che essere “semifredde”: perché se la notte porta consiglio e distacca dal vortice emotivo della giornata (e serata) di ieri, e concede anche più lucidità per i tanti che, come me, sono stati ai seggi tutto il giorno (il presidente di seggio non sarà mai il mio mestiere), quel vortice di emozioni e entusiasmo è qualcosa che una notte non può dissolvere, e che credo (e spero) non si dissolverà per tutta la campagna elettorale.
Sono state primarie difficili, sofferte: lo sapevamo innanzitutto noi militanti che ne abbiamo ampiamente discusso nelle assemblee. Non c’erano i tempi, per organizzare e per comunicare; non c’era chiarezza; non c’era una data che permettesse un’ampia affluenza.
Ce lo siamo sentiti dire più volte ieri, ai seggi, da elettori che ci ammettevano di averlo saputo quasi per caso all’ultimo, che ci chiedevano perché non si fosse comunicato adeguatamente, che ci domandavano al seggio informazioni su chi fossero i candidati, nell’imbarazzo di chi, come me chiamato a svolgere il ruolo di presidente o di scrutatore, cercava di fornire informazioni senza venir meno al proprio dovere di neutralità.
E’ proprio quest’ultima casistica però a darmi la prova migliore della necessità di queste primarie: cittadini che anche se non conoscevano direttamente, o addirittura indirettamente, alcun candidato, hanno speso del tempo della propria giornata per potersi esprimere e partecipare alla vita politica. La partecipazione, non come mero principio, ma come strumento efficiente, capace di imprimere il proprio segno nella politica.
Novecento persone, in Brianza, moltissime delle quali hanno volontariamente donato un contributo per l’attività di Sel sul territorio e hanno lasciato la propria mail o telefono per poter essere contattati: atti di fiducia che dimostrano che quando si offrono ai cittadini strumenti di reale partecipazione, si riacquista credibilità.
Rimane il rimpianto per delle primarie che, se avessero avuto più tempo lungo cui dispiegarsi, avrebbero permesso un maggiore fermento politico dentro a Sel, ma le teorie per immergersi nel reale devono farsi prassi, e la prassi non può prescindere dal contingente.
In ultimo, concedetemelo: se ieri sera su facebook scrivevo che “qualche risultato ci renderà più entusiasta, tutti ci renderanno felici”, oggi posso dire che l’entusiasmo c’è eccome.

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In vetrina Spaziando

Il mio “dream team” per le primarie Sel del 29 Dicembre

Trovo estremamente azzeccata la definizione di Fabio Larocca stamattina delle primarie del 29 Dicembre quali la scelta del proprio “dream team” parlamentare.
Purtroppo la principale differenza è che i dream team calcistici sono composti da 11 giocatori, quelli del Basket da 5, mentre il 29 si potranno votare solo 4 candidati, imponendo scelte sofferte.
Per la Camera il mio voto andrà ad Alfredo Somoza e a Valentina la Terza.
Alfredo è un compagno che conosco ormai da due anni (non pochi per un ventenne), la cui competenza e spessore parlano da sé tramite un curriculum spaventoso, e il cui fervente impegno può essere testimoniato credo da chiunque abbia lavorato assieme a lui.
Fra le donne candidate per la camera, non me ne vogliano le due ottime candidate brianzole Rossana Currà e Laura Valli, voterò Valentina Laterza. Oltre che per il magnifico slogan #staichoosy, perché anche se non posso dire di conoscerla quanto Alfredo, è una candidatura che riesce a imbrigliare e fare sintesi di quella tensione generazionale e culturale per il rinnovamento di cui tutti sentiamo la necessità. Ed è fondamentale che queste tensioni, queste istanze, queste speranze siano portate in parlamento.
Per il Senato il mio voto andrà a Dario Liotta e Giovanna Amodio.
Dario è un compagno di cui ho imparato a conoscere ed ammirare la grande cultura politica e la forza del suo impegno totale per la politica.
Come donna voterò Giovanna Amodio di Agrate Brianza, che ho la sfortuna di conoscere poco personalmente ma la cui stima condivisa di tante compagn* fa da garanzia.

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Monza

Appello al voto e indicazioni per le primarie del 29 di Sel Monza

Caro amic*,
Ti rigraziamo per il contributo che hai dato al successo delle primarie del 15 Novembre scorso, primarie che hanno impresso una svolta alle prospettive politiche del nostro paese dando speranza di rinnovamento e progresso sociale. E’ stato un voto che ha reso giustizia alla buona politica, contro la banalità secondo cui “siamo tutti uguali”.
Ti informiamo che in quanto elettore del centro-sinistra che ha partecipato alle primarie il 29 Dicembre puoi confermare il tuo contributo partecipando alle primarie per i candidati di Sinistra Ecologia Libertà al Parlamento.
Sarà un’occasione per ribadire il valore della partecipazione contro l’idea del partito padrone che impera nel centro-destra e la riedizione del partito “ago della bilancia” e della politica dei due forni di craxiana memoria riesumata da Mario Monti.
Come votare: Si voterà Sabato 29 Dicembre dalle ore 9:00 alle ore 20:00, presso i seggi:
– al circolo di Viale Libertà 33, stanza al piano terra nel cortile.
– al circolo Cattaneo di via Vittorio Veneto 1, sala al primo piano.
Possono votare tutti i cittadini che abbiano votato in occasione delle Primarie nazionali o lombarde e/o siano iscritti a Sel. Per votare ci si dovrà recare al seggio muniti di un documento d’identità valido, e sarà possibile esprimere una preferenza per un candidato uomo ed una preferenza per una candidata donna alla Camera, e altrettanto al Senato.

Ecco i candidati e le candidate alle primarie per l’elezione dei rappresentati al Senato della Repubblica:
Uomini
D’Antuono Vincenzo
Errica Nicolino
Franza Nunzio
Galimberti Marco
Imberti Roberto
Liotta Dario
Lorenzini Marco
Magni Tino
Matteucci Paolo
Missaglia Giovanni
Moffa Pasquale
Molteni Paolo
Morselli Claudio
Osculati Franco
Saporito

Donne
Albertoni Nadia
Amodio Giovanna
Azzola Laura
Baiguera Edi
Rosa Bevilacqua
Valeria Boldo
Danila Carabelli
Chiara Carbonetto
Donatella Cattelini
Cinzia Contadin
Giulietta Ferrari
Aggradi Carla
Giorgio Giuseppina
Maccalli Cristina

Camera dei deputati:
Collegio Lombardia 1, Uomini
Farina Daniele
Golinelli Alessandro
Oddi Paolo
Papale Alessandro
Radaellii Luca
Somoza Alfredo
Collegio Lombardia 1, Donne
Currà Rosanna
La Terza Valentina
Pirola Fiorella
Pontani Rosanna
Quartieri Patrizia
Valli Laura

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In Consiglio In vetrina Mozioni

Mozione: Creative Commons

Oggetto: Sostituzione sul sito del Comune delle note di copyright e utilizzo di licenze “Creative Commons”

Considerati gli esempi virtuosi quali quello del comune di Milano o di Firenze che si è impegnato per il passaggio al software libero, alle licenze aperte ed ai formati aperti.

Considerato che le pubbliche amministrazioni producono grandi quantità di dati in varie forme, molti dei quali pubblicati gratuitamente in modo da poter essere usufruiti dai cittadini sui siti istituzionali (a titolo di esempio: Documenti ufficiali, mozioni, guide, volantini, programmi di eventi ecc.; Dati georeferenziati, mappe, statistiche, ecc.; Materiale Multimediale, fotografie, video ecc.; Materiale prodotto a seguito di convegni o iniziative pubbliche).

Osservato che il sito del Comune di Monza, nella sezione “Note Legali” reca la seguente dicitura:

Tutti i contenuti, cioè testi, loghi, layout grafico, file, tabelle, immagini, video ecc.. e le informazioni presenti all’interno del sito www.comune.monza.it sono protetti e tutelati ai sensi della normativa in materia diritto d’autore, di brevetti, di marchi e di proprietà intellettuale.
Ogni marchio o prodotto riferito a società menzionate nel sito sono di proprietà dei rispettivi titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati dalle autorità preposte.
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E’ invece vietata la riproduzione del logo del Comune di Monza e di tutti i loghi di sua proprietà o attinenti.

Considerato che secondo la legge sul diritto d’autore – ove in una pubblicazione non sia presente una nota che specifichi gli utilizzi possibili da parte dell’utente – vige la regola più restrittiva, che non permette all’utente nessuna possibilità di copiare, modificare, tradurre, ripubblicare per nessun fine (commerciale o meno) tale pubblicazione;

Considerato che esistono delle licenze così dette Creative Commons che permettono a chi pubblica dei contenuti di mantenere la paternità dell’opera ma allo stesso tempo di poter lasciare libertà di utilizzo in modo flessibile agli utenti.
In particolare, si possono scegliere sei tipi di licenza descritte in ordine crescente di libertà concesse all’utente:
1. Attribuzione, non commerciale, non opere derivate: permette all’utente di riprodurre i contenuti solo per fini non commerciali e senza modificare la pubblicazione originale.
2. Attribuzione, non Commerciale, condividi allo stesso modo: permette all’utente di riprodurre i contenuti e di modificarli per creare opere derivate senza scopi commerciali ma mantenendo la stessa licenza anche per eventuali opere derivate.
3. Attribuzione, non commerciale: uguale alla precedente ma senza l’obbligo di utilizzare la stessa licenza.
4. Attribuzione, non opere derivate: l’utente può ridistribuire immutata la pubblicazione e può cambiarne la licenza.
5. Attribuzione, condividi allo stesso modo: l’utente può ridistribuire e modificare la pubblicazione senza cambiare la licenza.
6. Attribuzione: l’utente può ridistribuire, modificare, cambiare la licenza per qualsiasi scopo anche commerciale);

Considerato che ognuna delle licenze Creative Commons obbliga l’utilizzatore del dato a specificare l’attribuzione (dunque deve citare il Comune di Monza come autore dell’opera originale e non può attribuirsi la paternità di un’opera prodotta dal Comune. Allo stesso modo non può attribuirsi la completa paternità di un’opera derivata senza citare il Comune come autore dell’opera iniziale);

Considerato che lo scopo ultimo del Comune è massimizzare la diffusione e l’accesso alle sue pubblicazioni affinché i cittadini possano accedervi non solo in maniera passiva (ovvero come ricevitori dell’informazione che contengono) ma anche in maniera attiva (ovvero ridistribuendo a loro volta le informazioni su canali diversi e possibilmente migliorandole, arricchendole o cambiandone la veste per essere disponibili su canali inizialmente non previsti);

Considerato che le informazioni sono un bene non rivale ovvero beni la cui fruizione da parte di un individuo non ne impedisce la fruizione di un secondo individuo, permettendo la coesistenza della stessa pubblicazione sia in contesti gratuiti che in contesti commerciali (anche se il Comune dovesse permettere utilizzi commerciali per alcune delle sue pubblicazioni, questo non impedirebbe al cittadino di poter accedere gratuitamente alle stesse pubblicazioni sul sito del Comune stesso; inoltre produrrebbe delle conseguenze positive su un’economia locale basata sulla trasformazione e riproposizione delle stesse per scopi diversi. Si pensi ad esempio alla possibilità di inviare i contenuti in tempo reale su cellulare, oppure di indicizzare i contenuti per categorie di interesse, tutte operazioni che il Comune può non essere interessato a compiere mentre un privato potrebbe compiere anche con scopi commerciali con l’obbligo di riconoscere la paternità delle informazioni pur senza togliere al Comune la possibilità di disporne in qualsiasi modo);

Considerato che nelle Linee guida per i siti web della PA , art. 4 della Direttiva 8/09 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione è riportato che:

La pubblica amministrazione, intesa come soggetto unico, è uno di maggiori detentori e produttori di dati. A tutti i livelli amministrativi vengono prodotti ogni giorno dati di diversa tipologia e natura tematica (anagrafici, socioeconomici, catastali, ecc.), così come una consistente quantità [di] contenuti (articoli, rapporti, analisi, norme, ecc.). Questo insieme di informazioni rappresenta un patrimonio comune di conoscenza che, in quanto tale, deve essere messo a disposizione degli utenti e più in generale di tutti gli attori economici e sociali. Nella divulgazione dei dati e dei contenuti prodotti le pubbliche amministrazioni italiane devono considerare: l’eventuale rilascio attraverso licenze l’uso che ne favoriscano la diffusione verso i cittadini e incoraggino il loro riutilizzo presso le imprese;[…] E in seguito: In riferimento alle disposizione normative sopra indicate, diventa necessario per le pubbliche amministrazioni italiane specificare le condizioni di riutilizzo con cui vengono resi disponibili i dati e i contenuti prodotti. In particolare, occorre valutare l’adozione di licenze di utilizzo che permettano di limitare i propri diritti sul copyright rilasciando quindi contenuti a licenza aperta. […] Particolarmente appropriate agli scopi ed al contesto pubblico sono le licenze Creative Commons, in quanto caratterizzate da flessibilità di utilizzo e concepite per consentire agli autori di mantenere il controllo sul proprio lavoro senza limitarne l’utilizzo da parte di altri soggetti, siano essi pubblici o privati;

Considerato che altre pubbliche amministrazioni hanno deciso di utilizzare le licenze Creative Commons per i loro siti, quali ad esempio il sito della Polizia di Stato, del Comune di Padova, del comune di Milano, del comune di Firenze;

Considerato che cambiare l’approccio attuale – esprimibile come “tutti i diritti riservati” – verso un approccio basato su licenze Creative Commons – sintetizzabile con “alcuni diritti riservati” – permette di dare agli utenti la sicurezza di poter riutilizzare alcuni contenuti e nel contempo consente al Comune di scegliere, ove fosse necessario, di applicare una licenza più restrittiva ad alcune pubblicazioni;

Impegna la Giunta

  • Ad operarsi affinché siano sostituite entro brevissimo tempo sul sito del Comune e su altri eventuali siti gestiti dal Comune le attuali note di copyright con la seguente nota: “Ove non diversamente specificato i contenuti di questo sito sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 ” aggiungendo un collegamento al sito CreativeCommons per i dettagli della licenza.
  • Ad utilizzare per opere di cui non si vuole permettere l’utilizzo commerciale la licenza “Creative Commons Attribuzione, non commerciale” per un periodo di tempo che si ritiene sufficiente per il tipo di opera e comunque non superiore a 2 anni. La nota di copyright dovrà quindi riportare che al termine di tale periodo la licenza da applicare è la Creative Commons Attribuzione.
  • A verificare, attraverso parere degli uffici competenti, come tali licenze possano essere applicate non solo ai prodotti multimediali, ma anche agli altri prodotti editoriali (ad esempio cartacei) prodotti dal Comune.
  • A verificare attraverso parere degli uffici competenti in che modo nell’assegnazione di bandi di concorso o finanziamenti che prevedano come prodotto la produzione di opere dell’ingegno si possano valorizzare con un punteggio aggiuntivo quelle proposte che prevedano l’utilizzo di licenze Creative Commons, in modo da aiutare ad alimentare un’economia basata sulla condivisione invece che sul concetto di “tutti i diritti riservati”.
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In Consiglio Interpellanze e Interrogazioni

Interpellanza: Biblioteche di Monza, quale futuro?

Con l’ultimo bilancio i fondi stanziati per le Biblioteche hanno subito un drastico ridimensionamento e, per tale motivo, una parte considerevole delle attività è stata di fatto sospesa. Negli anni passati il budget a disposizione (all’incirca di 16.000 euro per biblioteca del sistema urbano) garantiva, oltre alla quotidiana amministrazione, anche l’organizzazione di eventi culturali rivolti alla cittadinanza. Ma con un fondo annuo molto limitato, ridotto a 5000 euro per ognuna, le Biblioteche sono in grande difficoltà: non possono nemmeno più acquistare libri o materiale multimediale (come CD o DVD), e gli unici nuovi sono frutto di donazioni degli utenti, né organizzare eventi promozionali o iniziative sul territorio.
Non si deve inoltre dimenticare che le biblioteche svolgono un ruolo importantissimo nello sviluppo e nel consolidamento di una società Democratica, permettendo a ciascuno di avere accesso a un’ampia e varia gamma di conoscenze, idee e opinioni.
Oltre a svolgere compiti chiave, come la promozione della lettura e l’interazione con le scuole, volta a favorire l’abitudine ed il piacere della lettura fin dalla tenera età, esse sono altresì un punto di riferimento per lo studio del territorio dal punto di vista storico, paesaggistico ed antropico.
Si chiede pertanto all’ Assessore competente quali provvedimenti vorrà adottare per permettere alle Biblioteche di rimanere validi punti di riferimento, fondamentali per il territorio, e per non abbandonarle ad un inesorabile ( e irreversibile) degrado.

Cordiali saluti,
I Consiglieri Xenia Marinoni (PD) Alessandro Gerosa (SEL)